Tasse, ora spunta quella sui telefoni: nessuno la vuole pagare, ma ti tocca | Colpa degli smartphone

Tassa smartphone - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
Tassa smartphone – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

Ecco la tassa sui telefoni che fa storcere il naso a tutti. Non la vuole pagare nessuno, ma è tutta colpa degli smartphone che utilizziamo ogni giorno.

E se ti facessero pagare una multa semplicemente per utilizzare il tuo smartphone? No, non stiamo scherzando, potrebbe essere il rischio che incoscientemente stai correndo e che nessuno ti aveva mai detto prima di correre. Perchè troppo spesso si fa un utilizzo sbagliato del proprio dispositivo mobile.

Lo smartphone per ognuno di noi è diventato un alleato di molte nostre giornate, impegnate a correre dietro a tutto ciò che si ha da fare. Perchè si deve lavorare, badare ai figli e alla casa. Ma cosa c’entra il cellulare con tutto questo? Ad oggi si riesce a fare quasi tutto, semplicemente con uno smartphone in mano.

C’è chi ci lavora, anche se in molti faticano a crederci, altri invece, ci scattano foto, ci azionano il forno, i riscaldamenti e anche la lavatrice. Insomma, un’organizzazione smart che permetterebbe di semplifica le giornate, di rendere le azioni veloci e quindi molto più facili.

Ma lo smartphone lo utilizziamo anche per tenerci in contatto con altri, per entrare nei social, ovvero, per guardare alcuni programmi televisivi.

Smartphone e partite di calcio

In Italia per poter vedere le partite di calcio occorre pagare un abbonamento, anzi a dire il vero anche su di uno, considerando che le competizioni vengono trasmesse da diversi servizi di pay per view. Insomma un’altra spesa che si aggiunge a tutte quelle familiari per coloro che sono appassionati di calcio, come tutti sanno sono veramente morti in Italia.

ma se da una parte c’è chi decide di pagare l’abbonamento, investendo sulla sua passione, senza batter ciglio, ciò che invece fa il furbetto e decise di scaricare delle applicazioni non proprio ortodosse, per poter vedere le competizioni. Una pratica che ad oggi è già sanzionata, ma che vedrà inasprirsi i provvedimenti a Discapito di coloro che utili utili

Smartphone e app - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
Smartphone e app – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

La piattaforma Piracy Shiel e le sanzioni

Dal 1 febbraio di quest’anno è attiva quella che è nota con il nome di piattaforma Piracy Sheil. è stata pensata in maniera apposita per scoprire chi guarda i contenuti in maniera illecita dalla Agcom. un ulteriore passo avanti nei confronti della lotta contro la pirateria, contro cui molto si è già fatto negli ultimi anni.

Tutti coloro che verranno trovati ad utilizzare una delle applicazioni illegali di pirateria, la multa andrà dai 150 ai 5000 €. Il tutto per fermare un traffico che muove più di 300 milioni di euro ogni anno.