#Tanomattinale 4 novembre 2021: Cleo ritrovata, Sicilia legge contro il Cyberbullismo, il ponte di Catanzaro e i materiali che “fanno cagare”, i Green Pass fasulli, l’esondazione dell’Arno e il Milite Ignoto

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Oggi, una volta tanto, ho la gioia di cominciare con una buona notizia, di quelle proprio belle. Cleo Smith, la bambina australiana di quattro anni scomparsa il 16 ottobre mentre era in campeggio con i suoi genitori, è stata ritrovata dalla polizia “salva e sana” chiusa a chiave in una casa, a Carnarvon, nell’Australia occidentale, vicino a dove era stata vista l’ultima volta 18 giorni prima. “Uno degli agenti l’ha abbracciata e le ha chiesto ‘come ti chiami'”, ha raccontato il vicecommissario Blanch; e la bimba ha risposto “Mi chiamo Cleo”. Un uomo è stato arrestato, è un 36enne senza alcun legame con la famiglia della piccola. Cleo ha raggiunto i suoi genitori poco dopo. “La nostra famiglia è di nuovo completa”, ha commentato la madre Ellie in un messaggio che accompagna una foto di Cleo pubblicata su Instagram. Lieto fine, dunque, per una storia che aveva profondamento turbato l’Australia e, come tutte quelle che riguardano i picciriddi, aveva appassionato il mondo.

E proposito di bambini e ragazzi, un’altra buona notizia viene dalla Sicilia. L’Ars, l’Assemblea Regionale, come ci racconta l’Ansa ha approvato all’unanimità il disegno di legge che prevede Interventi per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo in Sicilia. Si potranno promuovere programmi e progetti per la diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, interventi per la tutela della integrità psico-fisica dei minori in particolare nell’ambiente scolastico e nei luoghi di aggregazione giovanile e interventi finalizzati alla diffusione della cultura del rispetto dei sentimenti relativi alla sfera dell’affettività e della sessualità. Prevista la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e di informazione. Bene, buona legge sicuramente.

E ora un po’ di porcherie. La Procura di Catanzaro nell’ambito dell’indagine che ha portato all’esecuzione di sei arresti nei confronti di imprenditori, ha disposto il sequestro del viadotto “Bisantis”, meglio noto come ponte Morandi di Catanzaro – considerato gioiello dell’ingegneria e simbolo della città calabrese – e della galleria Sansinato sulla Statale 280 dei Due Mari, allo scopo di svolgere accertamenti di natura tecnica. I titolari della ditta incaricata di ristrutturare il viadotto e i muri di contenimento della statale 280 usavano prodotti molto scadenti e lo sapevano, al punto da dire, come emerge da alcune schifose intercettazioni che abbiamo e avete udito ieri in tutti i Tg, che i prodotti impiegati “fanno cagare”, ma li utilizzavano comunque per contenere i costi. I due fratelli imprenditori, Eugenio e Sebastiano Sgromo, di 52 e 55 anni, che agivano con la complicità di un dirigente dell’Anas e del direttore dei lavori, dovranno rispondere di intestazione fittizia e associazione per delinquere aggravati, rispettivamente, dalla modalità e finalità mafiosa; corruzione, auto riciclaggio, frode in pubbliche forniture, truffa. La frode riguarda quei materiali inidonei che non garantivano la qualità dell’intervento. L’operazione è stata denominata “Brooklyn”, con chiaro riferimento al celebre ponte. In carcere, oltre ai fratelli imprenditori, è finito un militare della Guardia di Finanza, Michele Marinaro, 52 anni, che, secondo l’accusa informava gli indagati sulle indagini della magistratura catanzarese e dei suoi stessi colleghi. Arresti domiciliari per una collaboratrice dei due fratelli, Rosa Cavaliere, di 54 anni. Interdetti dall’esercizio della professione due tecnici dell’Anas: Gaetano Curcio, 42 anni, e Silvio Baudi, 43. A carico dei 6 l’aggravante di aver agevolato associazioni di tipo mafioso in relazione all’esecuzione dei lavori. Il Gip ha anche disposto il sequestro preventivo di tre società di costruzione e di oltre 200.000 euro come profitto dei reati contestati. Un’altra storiaccia, con la pesante ombra della ‘Ndrangheta, che rafforza l’idea si un allarme generale per i grandi ponti italiani.

Altra schifezza, a mio avviso ignobile. Nove Green Pass falsi, compreso quello dell’attore Pippo Franco, sono stati sequestrati dai carabinieri del Nas nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma. Nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, si procede per l’ipotesi di falso. I documenti sequestrati sono stati disattivati presso il database del ministero della Salute. L’indagine riguarda i certificati rilasciati da un odontoiatra perquisito nelle scorse settimane. Coinvolto anche un altro medico.Secondo le indagini, il medico indagato avrebbe ricevuto 20 fiale di vaccino da cui sarebbe stato possibile ottenere 120 dosi ma dagli accertamenti svolti le dosi somministrate sarebbero state ben 156. E’ stato accertato, inoltre, che alcuni degli indagati nella data di somministrazione del vaccino in realtà erano in luoghi diversi da quelli indicata sull’attestazione mentre altri avrebbero ricevuto la dose di vaccino in una data successiva a quella indicata sul green pass. Il figlio di Pippo Franco racconta che il padre si sarebbe vaccinato controvoglia. Ma al di là di questo personaggio, che francamente non ho mai amato molto, è la vicenda che fa riflettere su quanto sta veramente accadendo in questi giorni di vorticoso rilascio di una gran quantità di Green Pass.

Oggi è un importante giorno della memoria. 100 anni fa, il 4 novembre 1921, i resti di un soldato simbolo dei morti italiani nella Prima Guerra Mondiale, furono traslati da Aquileia a Roma dopo un viaggio in treno speciale attraverso varie città. 55 anni fa, il 4 novembre 1966, l’esondazione dell’#Arno causò la grande, terribile alluvione di Firenze che provocò 35 morti ufficiali e una grandissima devastazione. Onore ai caduti italiani, ai tanti siciliani, a tutti i caduti della terribile, sanguinosa Guerra 1915-18, onore alle vittime dell’alluvione di Firenze e di tutti gli eventi estremi che ci fanno capire sempre di più, giorno dopo giorno, che la Natura si ribella inesorabilmente alla violenza stupida dell’uomo.Della sciarra (lite) vera o presunta tre il selfi/felpista e il suo vice ministro del Governo di disunità nazionale, dei rigurgiti sovranisti del felpi, di chiacchiere e curtigghi vari della politichetta di casa nostra, leggete e guardate altrove. Mi sembrano cose molto lontane dai problemi veri e, come si dice oggi, dal “Paese reale”.

Buona giornata