#Tanomattinale 3 novembre 2021: i truffaldi camorristi del reddito di cittadinanza, Coviddi, 5 milioni di morti e le ridicole accuse a Report, il drammatico appello della Preside dello Sperone, l’Arcivescovo e i morti non sepolti, la munnizza di Catania; Cop 26, le foreste e il Papa, i guai del vecchio Joe, i guai di Blatter e Platini

Amici e amiche del #Tanomattinale buon giorno, oggi piatto ricco con tante belle schifezze e altrettante belle parole. Cercherò dunque di essere sintetico.

Le notizie fresche, prioritarie nella mia rubrica, mi portano ai truffaldi, per giunta camorristi, del reddito di cittadinanza. Premetto, per chiarezza e per non essere investito da polemiche superflue, che sono tra i favorevoli a questa misura, che per molte persone e famiglie perbene in drammatica difficoltà economica, acuita dalla pandemia, è stata ed è fondamentale. Ciò detto, la cronace è cronaca. Le immonde porcherie ci sono e vanno combattute con controlli sempre più pesanti e stringenti: non è ammissibile che ci siano persone che prendono questo sostegno dello Stato e contemporaneamente, in nero, spacciano droghe mortali, come 34 dei 57 arrestati ieri allo Sperone di Palermo, come tanti rapinatori, come i camorristi individuati a Napoli, ci racconta l’ANSA oggi all’alba. Ammonta infatti a oltre 5 milioni di euro la truffa ai danni dello Stato portata alla luce dai Carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo Ispettorato Lavoro di Napoli che, con l’Inps, hanno passato al setaccio un imponente numero di istanze di reddito di cittadinanza e scoperto 2.441 posizioni irregolari, tutte revocate. Molte erano intestate a camorristi e a loro parenti, a parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori, lavoratori in nero. Un 46enne, arrestato, ha finto di essere bulgaro per intascare il beneficio. I denunciati sono 716: 422 con pregiudizi penali, 64 per associazione mafiosa.

Coviddi, numeri e notizie importanti. Superati nel mondo i 5 milioni di morti ufficiali, una cifra a mio avviso terrificante, che potrebbe essere tra volte tante, avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Riporto testualmente dal sito WHO, World Health Organization: “as of 5:40pm CET, 2 November 2021, have been 246.951.274 confirmed cases of COVID-19, including 5.004.855 deaths, reported to WHO. As of 1 November 2021, a total of 6.893.866.617 vaccine doses have been administered” (alle 17:40 CET, 2 novembre 2021, sono stati segnalati all’OMS 246.951.274 casi confermati di COVID-19, inclusi 5.004.855 decessi. Al 1° novembre 2021 sono state somministrate in totale 6.893.866.617 dosi di vaccino”). La pandemia, dunque, è più viva che mai, alla faccia di un ottimismo eccessivo che si nota in giro. Mi sembra importante la notizia, anche questa fresca della notte, secondo la quale le autorità americane danno il via libera definitivo al vaccino anti-Covid Pfizer per i bambini fra i 5 e gli 11 anni, un passo comunque da fare con le dovute precauzioni.

Trovo francamente ridicole e assolutamente fuorvianti, tipiche di chi parla senza vedere e soprattutto di quelli che si vogliono levare sassolini o in qualche balatuni (grosse pietre, cari nordici) dalle scarpe per altre ragioni, le accuse rivolte da alcuni partiti alla puntata di Report di lunedì sera: l’ho vista, nessuna tesi pro no vax, solo e come sempre grande giornalismo d’inchiesta, che dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l’enorme “potenza di fuoco” e di condizionamento delle multinazionali del farmaco nella tragedia mondiale della pandemia. Replica così il grande Sigfrido Ranucci, gli esprimo la mia totale solidarietà mettendo anche qui la foto in cui sono orgogliosamente con lui a Roma: “Stufo di queste accuse. Sono vaccinato come lo è l’intera redazione di Report, ma da giornalista ho la libertà di raccontare le criticità. Per il resto, non vedo contenuti no vax. Credo che i parlamentari non abbiano visto il servizio”. Avanti tutta, caro Sigfrido e cara Report, via la forza dell’informazione chiara, profonda, professionale.

E ora parole importanti, molto, di due grandi persone della mia città dolente, meravigliosa e maledetta, la mia Palermo. Dopo il blitz antidroga e gli arresti, ecco l’appello drammatico (dalle belle interviste di Roberto Puglisi e Giuseppe Marinaro su Livesicilia.it e AGI), della mia amica Antonella Di Bartolo, grandissima preside dell’Istituto Comprensivo Sperone- Pertini, donna di assoluto spessore e di vedute così ampie e illuminate che potrebbe benissimo essere una candidata della società civile a sindaco di Palermo o addirittura, perché no, a presidente della Regione, lo dico con forte convinzione. Le sue parole: “Ora vengano i ministri allo Sperone, ma non in auto blu, girino su una vettura qualunque e si rendano davvero conto della realtà e di ciò che serve. E’ finito il tempo delle chiacchiere e anche quello degli striscioni, delle parole valide fino alla prossima retata… Gli insegnanti, il mondo della scuola, le forze dell’ordine non sono carne da macello … Non lasciateci soli. Non lasciate sola la scuola. Non lasciate sole le persone perbene che vivono qui. Qui manca tutto. Perfino i marciapiedi non sono calpestabili, pieni come sono di erbacce, così non si passeggia. C’è il tempo per prendere la macchina, accostare e ricevere la dose di droga. Ma la speranza dello Sperone è ancora viva. Non lasciamo morire la speranza”.

Appunto, non lasciatela morire, signori della politica, invece di pensare solo a sciarriarvi (litigare) per le poltrone. Siamo con te, cara Antonella .

E poi ci sono le pesantissime parole di Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, che ieri, giorno dei Morti, è andato al cimitero dei Rotoli a benedire i circa 800 tabuti (bare) ammassati da un sacco di tempo in attesa che venga trovato un posto per dare loro degna sepoltura. E invece è una storia indegna e schifosa. Ha tuonato Lorefice (fonte stampa Arcidiocesi): “In questo giorno, dedicato alla commemorazione dei fedeli defunti, proprio qui ai Rotoli, ai piedi di Monte Pellegrino, dove centinaia di nostri cari defunti da lungo tempo non trovano neanche una degna sepoltura a causa dell’incuria umana e dell’ignominia di chi vuole lucrare anche nel momento più decisivo e dirompente del mistero della vita che è la morte, si leva anzitutto un appello a renderci conto di quanto sia importante il corpo nella nostra esistenza … Non possiamo stare zitti. Questo è inumano. È impensabile che in una città possa accadere che i corpi siano violati, in vita e in morte. Ogni disprezzo dei corpi destruttura, abbrutisce e lacera la città umana. Nessuno può violentare i corpi, nessuno li può sfruttare per brama o per fini di lucro, a maggior ragione in un cimitero, luogo sacro per eccellenza, di memoria, di riposo e di attesa di vita eterna, di desiderio di comunione e di pace senza fine”.

Ha ragione, basta con questo scempio pure dei morti e basta anche, spero che le promesse del sindaco Pogliese di fare finire questo schifo entro la settimana siano concretizzate, con la ignobile munnizza di Catania. E dopo le dolenti storie siciliane, un accenno ai virtuosismi dei potenti della Terra di questi giorni per cercare di fermare la fine del mondo, 19,2 miliardi di dollari fra fondi pubblici e privati per fermare la deforestazione, c’è questa buona notizia. Oltre 100 Paesi al mondo, tra cui la Cina e soprattutto il Brasile dell’ineffabile Bolsonaro (impegnato con il selfi/felpista in Italia) e della più che sofferente Amazzonia, si sono impegnati a fermare la deforestazione mondiale entro il 2030.

Mi fermo qui sull’argomento, sapete tutto, aggiungo solo le parole ancora una volta straordinarie di Papa Francesco, che con l’enciclica “Laudato Si” ha dimostrato da tempo di essere avanti a tutti sulla questione. Dal suo messaggio ai convegnisti di Glasgow: “In vista della Cop26, è emerso con chiarezza che non c’è più tempo per aspettare; sono troppi, ormai, i volti umani sofferenti di questa crisi climatica: oltre ai suoi sempre più frequenti e intensi impatti sulla vita quotidiana di numerose persone, soprattutto delle popolazioni più vulnerabili, ci si rende conto che essa è diventata anche una crisi dei diritti dei bambini e che, nel breve futuro, i migranti ambientali saranno più numerosi dei profughi dei conflitti”.Per finire, altri guai. Per il vecchio zio Joe Bide, che tra parole poene di ottimismo e un pezzetto di sonno al Cop 26, deve fare i conti con la bruttissima notizia che gli arriva stanotte dalla Virginia, Stato fondamentale negli USA. Il repubblicano Glenn Youngkin ha vinto le elezioni, battendo il democratico Terry McAuliffe e diventando il governatore dello stato.

Per Biden e il suo partito è una sconfitta pesante e preccupante: il presidente aveva vinto in Virginia contro Donald Trump e la corsa a governatore era vista come un referendum sulla sua amministrazione e un test, per lui per nulla rassicurante, in vista delle elezioni di metà mandato del 2022. Quindi i guai di due personaggi molto del calcio mondiale, uno molto amato, l’altro molto discusso. Rinvio a giudizio per gli ex numeri uno del football mondiale ed europeo Sepp Blatter e Michel Platini. Lo ha chiesto il pubblico ministero della Confederazione elvetica (Mpc) accusando i due ex presidenti di Fifa e Uefa d’aver illecitamente predisposto il pagamento di 2 milioni di franchi a Platini da parte della FIFA.

Ora i due rischiano da una semplice multa a cinque anni di carcere in base alla legge svizzera. In particolare, a Blatter è contestato il reato di truffa, di appropriazione indebita, di amministrazione infedele e falso in documenti. Stesse accuse per Platini oltre al concorso in amministrazione infedele, in forma di complicità.Schifezze per tutti i gusti, insomma, povero nostro mondo, chissà cosa aspetta figli e nipoti.

Buona giornata, delle manovre pre Quirinalizie già lanciatissime scriverò qualcosa dopo avere cercato di capire le varie posizioni.