Tanomattinale 24 aprile 2022: due mesi di guerra in Ucraina, Putin in Chiesa, il finto bombardamento di Parigi, i bambini nell’acciaieria che vogliono vedere il sole, Zelensky superstar in metropolitana e in video, gli apocalittici scenari dei russi per mettere le mani avanti, ispezione AIEA la prossima settimana a Chernobyl; femminicidio con i nipotini nell’altra stanza

Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.
Guerra Russia- Ucraina, giorno 60. Due lunghi mesi di una guerra nel cuore dell’Europa tragica come tutte le guerre terribile, sanguinosa, che secondo molti pseudo-esperti sarebbe dovuta durare pochi giorni per lo strapotere dei prepotenti invasori, ma continua ferocemente ancora oggi e gli sviluppi sono ancora assolutamente imprevedibili, come leggerete più avanti se vorrete in questo che è diventato un dettagliato diario quotidiano sul mio mattinale.
Apro oggi con alcune immagini che trovo molto simboliche di questa guerra arrivata al sessantesimo giorno.


Comincio con quella di Vladimiro Putin alla cerimonia della Pasqua ortodossa celebrato dal patriarca Kirill nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca insieme a molti fedeli, accompagnato dal sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin. Espressione mistica, segno della croce e candela in mano. Mi chiedo ancora una volta: se Dio c’è, come può accettare e prendere per buona questa professione di fede da parte di una persona che ordina massacri di un popolo di cui non riconosce neanche l’identità?
La seconda foto è un collage di frame tratta da uno spaventosissimo video di orrenda, francamente orrenda, pur nella sua innegabile efficacia comunicativa, propaganda ucraina caricato su Twitter da Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli Affari esteri e la Cooperazione interparlamentare, e rilanciato dall’account Twitter del giornale Kyiv Post. Si vedono Parigi e la Tour Eiffel bombardata – proprio nel giorno del voto decisivo per la presidenza francese -, con un commento agghiacciante: “❗️Immagina se Putin attaccasse qualsiasi altro Paese europeo” e la citazione di una frase di Zelensky: “Combatteremo fino alla fine. Dateci una possibilità per vivere. Chiudete il cielo sull’Ucraina o dateci dei caccia aerei. Se cadiamo, cadete anche voi”.


Terza foto da un video di Sky Tg24, la tragedia nella tragedia dei bambini assediati con le famiglie nell’acciariea Azovstal di Mariupol: “Vorrei che ce ne potessimo andare e vedere il sole perché siamo seduti qui già da due mesi”, racconta una bambina, che spera “che l’Ucraina vinca la guerra, perché è il nostro Paese natale”.
Quarta foto sulla spettacolare conferenza stampa di Volodymyr Zelensky in metropolitana, che ha fatto il punto sulla guerra con i giornalisti di tutto il mondo: “Io non voglio incontrare il presidente russo Vladimir Putin, ma devo se vogliamo risolvere questo conflitto in modo diplomatico”. Ha detto tra l’altro il presidente ucraino, aggiungendo di “non aver paura” di vederlo. “Ora non posso incontrarlo. Prima devono tacere le armi”. “Ritengo che tutti i colpevoli, chi ha dato l’ordine di uccidere comparirà davanti al tribunale. Io ci credo”, aggiunge Zelensky. “Non importa come si chiamerà il tribunale quello che conta è il risultato. Quante persone, quanti anni di galera avranno. Crediamo nel risultato. Vedo sostegno in questa direzione. Sono venuti tanti professionisti a Kiev. Tutti capiscono chi sono i colpevoli”.


Ma mi sembra molto interessante tradurvi dall’inglese, dall’agenzia di stampa Ukrinform news, il patriottico discorso video notturno di Zelensky pubblicato all’1,45: “Oggi la Russia ha lanciato un altro attacco missilistico contro l’Ucraina, a Odessa. A partire da ora – 8 morti. Almeno 18 feriti. Gente normale e pacifica. Tra le vittime c’era una bambina di 3 mesi. Come ha minacciato la Russia? Sembra che uccidere i bambini sia solo una nuova idea nazionale della Federazione Russa. I missili sono stati lanciati da aerei strategici russi. Dalla regione del Mar Caspio. Siamo riusciti ad abbattere due missili. Altri cinque missili hanno colpito una città pacifica. Compreso il solito condominio, il solito grattacielo. Identificheremo tutti i responsabili di questo sciopero. I responsabili del terrore missilistico russo. Tutti coloro che danno questi ordini. Tutti coloro che soddisfano questi ordini. Nessuno potrà nascondersi. Non importa quanto tempo ci vorrà, tutti questi bastardi saranno responsabili di ogni morte che hanno causato. La Russia ha già lanciato la maggior parte del suo arsenale missilistico contro l’Ucraina. Naturalmente, hanno ancora i missili.
Naturalmente, possono ancora continuare il terrore missilistico contro il nostro popolo. Ma quello che hanno già fatto è sicuramente argomentazioni sufficienti affinché il mondo alla fine riconosca lo stato russo come sponsor del terrorismo e l’esercito russo come organizzazione terroristica. Continueremo a insistere su questo nei negoziati con i nostri partner. Semplicemente non c’è alternativa a tale riconoscimento. Ecco perché è vero. Lo stato russo è diventato un terrorista e non se ne vergogna. E se non si vergogna, è deliberato. Pertanto, ci deve essere la massima responsabilità. Vengono rivelati nuovi fatti sui crimini degli occupanti contro i nostri residenti di Mariupol. Vengono trovate nuove tombe di persone uccise dagli occupanti. Stiamo parlando di decine di migliaia di residenti di Mariupol morti. Vengono registrate le trattative degli occupanti su come nascondono le tracce dei loro crimini. La Russia continua le attività dei cosiddetti campi di filtraggio, in particolare vicino a Mariupol. Anche se il nome onesto per loro è, in effetti, diverso, sono campi di concentramento. Come quelli costruiti dai nazisti in passato. Gli ucraini di questi campi – i sopravvissuti – vengono inviati ulteriormente nei territori occupati e in Russia. Vengono registrati i fatti della deportazione dei nostri cittadini nei boondocks russi, in Siberia, persino a Vladivostok. Deportano anche i bambini sperando che dimentichino dove si trova la loro casa e da dove vengono. E vengono dall’Ucraina. Oggi è stato il Sabato Santo per i cristiani di rito orientale. Il giorno tra la Crocifissione e la Resurrezione. Sembra che la Russia sia bloccata in un giorno del genere. Per anni. Il giorno in cui la morte trionfa e si suppone che Dio se ne sia andato. Ma ci sarà una Resurrezione. La vita sconfiggerà la morte. La verità sconfiggerà ogni bugia. E il male sarà punito. E la Russia dovrà imparare di nuovo queste verità, è solo questione di tempo. È solo questione di tempo prima che tutti gli assassini russi sentano quale sia una giusta risposta ai loro crimini. È solo questione di tempo prima di poter riportare a casa tutti gli ucraini deportati. È solo questione di tempo prima che tutto il nostro popolo in tutta l’Ucraina senta cos’è una pace forte. Ho parlato oggi con il Primo Ministro del Regno Unito Boris Johnson. L’ho informato della situazione a Mariupol, nelle aree delle ostilità in generale. L’ho ringraziato per il significativo supporto difensivo e finanziario per l’Ucraina. Abbiamo coordinato ulteriori passi necessari per proteggere la nostra libertà. Ci stiamo anche preparando per gli importanti colloqui di domani con i partner americani (oggi a Kiev arrivano il Segretario di Stato Blinken e il Capo del Pentagono Austin, n.d.r.) . Oggi ho tenuto una grande conferenza stampa dal vivo a Kiev. Ha risposto a molte domande – diverse, da diversi giornalisti. Sia ucraino che straniero. E non si tratta solo di apertura, davvero. Non solo informazioni. Riguarda da che parte sta la verità in guerra. Si tratta di chi può parlare sinceramente sia con la sua gente che con il mondo intero. Gli ucraini possono. I nostri nemici non possono. E infine. Ci sarà il coprifuoco stasera. Si prega di seguire questa regola.

Questo è importante dal punto di vista della sicurezza. Ma a partire dalle 5 del mattino potrai visitare i templi nelle tue città, paesi e comunità. Dove è possibile celebrare una funzione religiosa. Per favore, solo al mattino. Sono grato a ciascuno dei nostri difensori che garantiscono la nostra sicurezza questa notte prima di Pasqua e ogni giorno. Chi difende lo Stato. Che lottano per la libertà degli ucraini. Gloria eterna a tutti i nostri guerrieri! Memoria eterna a tutti coloro che hanno dato la vita per l’Ucraina. Gloria all’Ucraina!”.
Ma diamo ora uno sguardo all’altro fronte, alla propaganda russa, alle sempre più inquietanti, sinistre direi notizie pubblicate dall’agenzia di stampa ufficiale Tass. Leggete con attenzione, se avete voglia: “Gli Stati Uniti intendono utilizzare tre scenari per accusare la Russia di utilizzare armi nucleari chimiche, biologiche o tattiche in Ucraina, ha annunciato sabato il capo della forza di protezione dalle radiazioni, chimica e biologica russa Igor Kirillov. “Gli scenari per accusare la Russia sono pianificati. Il primo è un ‘incidente inscenato sotto falsa bandiera’, il più probabile. Il secondo è ‘un uso segreto di armi di distruzione di massa in piccoli volumi’ per sopprimere la volontà e la capacità di resistere all’interno di un compito operativo specifico. Il terzo, e lo scenario meno probabile, è “un uso palese di armi di distruzione di massa sul campo di battaglia” nel caso in cui le armi convenzionali non abbiano successo, molto probabilmente in una zona di combattimento”, ha affermato. Secondo Kirillov, il primo scenario include l’uso reale di armi chimiche e biologiche con vittime tra la popolazione, o un sabotaggio inscenato da parte della Russia presso strutture ucraine coinvolte nello sviluppo di componenti per armi di distruzione di massa. Questo scenario dovrebbe essere utilizzato negli impianti chimici e biologici di Kharkov e Kiev. Non si possono escludere provocazioni negli impianti nucleari, principalmente nella centrale nucleare di Zaporozhye, che è sotto il controllo della Russia.

Inoltre, la leadership ucraina sta seriamente considerando di attaccare lo stoccaggio di scorie radioattive presso l’impianto chimico di Pridnestrovsky nell’insediamento di Kamenskoye nella regione di Dnepropetrovsk, ha affermato Kirillov. Il Ministero della Difesa ha un documento che conferma lo stato critico degli stoccaggi e l’appropriazione indebita dei fondi stanziati dall’Unione Europea per la manutenzione dell’impianto. Il secondo scenario – l’uso segreto di armi di distruzione di massa in piccoli volumi – è stato considerato presso l’acciaieria Azovstal. Ma l’ordine del comandante in capo supremo ha annullato l’assalto all’impresa e ha gettato una svolta nei piani del Pentagono, ha aggiunto. Il terzo e meno probabile scenario – l’uso palese di armi di distruzione di massa sul campo di battaglia – è preso in considerazione per Slavyansk e Kramatorsk. Ha anche aggiunto che all’inizio del 2022 l’Ucraina ha acquistato più di 50 dispositivi per spruzzare varie sostanze, comprese le sostanze chimiche, dai droni. Secondo Kirillov, il 9 marzo l’intelligence russa ha trovato tre droni dotati di contenitori da 30 litri e attrezzature per l’irrorazione sul territorio della regione di Kherson”. Ha rincarato la dose in un’altra notizia Tass Maria Zakharova, portavoce del Ministero della Difesa: “… il piano iniziale di Washington prevedeva una pressione economica sulla Russia affinché Mosca “riconsiderasse completamente gli interessi legittimi nella sfera della sicurezza”. “Non ha funzionato. Ora gli Stati Uniti stanno passando al coinvolgimento delle armi di distruzione di massa (WMD), praticamente – ai giochi oltre la ‘linea rossa’”, ha affermato la portavoce. “Se questo accadrà, ci saranno innumerevoli vittime. E ognuna di loro è sulla coscienza degli strateghi americani negli uffici della Casa Bianca, del Dipartimento di Stato e del Pentagono, e sulla coscienza, se ne è rimasto qualcosa , dei loro burattini a Kiev”, ha aggiunto”. In sintesi, con toni drammatizzanti che ipotizzano scenari apocalittici, i russi mettono le mani avanti, non sappiamo queste ipotesi sono veritiere o solo terribili minacce.


Che è infatti quello che sostiene Unkrinform news, agenzia di stampa ucraina: “Il Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina avverte che il nemico sta conducendo un’operazione psichica sulla questione di un possibile uso in Ucraina delle armi di distruzione di massa. Il Centro ha pubblicato il relativo rapporto su Telegram, come visto da Ukrinform. Oggi, il ministero della Difesa russo ha affermato che “gli Stati Uniti stanno pianificando provocazioni per accusare l’esercito russo di utilizzare armi chimiche, biologiche o nucleari in Ucraina”. Secondo l’esercito russo, “l’opzione più probabile è la provocazione” negli impianti chimici e biologici di Kharkiv e Kiev, nella centrale nucleare di Zaporizhzhya e nell’impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi a Kamyanske. Il ministero della Difesa russo afferma che ciò è “confermato” dalle presunte consegne in Ucraina di antidoti alle sostanze tossiche. “Tali giri fanno parte delle operazioni di informazione e psicologica gestite dalla Federazione Russa, volte a instillare il panico tra gli ucraini, oltre a esercitare pressioni sulla comunità internazionale per frenare il sostegno all’Ucraina”, ha affermato il Centro”. Propaganda da una parte e dall’altra, estremamente preoccupante. Le notizie vere, spaventose, sono i morti e la distruzione sul campo.


E a proposito di rischi collegati alla guerra, ecco un’altra notizia inquietante da Interfax, agenzia di stampa russa non governativa: “Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, guiderà un team di esperti che visiterà la centrale nucleare di Chernobyl (NPP) la prossima settimana, ha affermato il sito web dell’AIEA. “Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Mariano Grossi, guiderà una missione di esperti presso la centrale nucleare di Chernobyl (NPP) in Ucraina la prossima settimana per intensificare gli sforzi per aiutare a prevenire il pericolo di un incidente nucleare durante l’attuale conflitto nel Paese”, si legge in una nota sul sito web dell’AIEA Il team arriverà a Chernobyl il 26 aprile per fornire le attrezzature necessarie ed effettuare valutazioni radiologiche e di altro tipo del sito. Grossi ha affermato che “la presenza in loco dell’AIEA aiuterà a prevenire il pericolo di un incidente nucleare che potrebbe avere gravi conseguenze sulla salute pubblica e sull’ambiente in Ucraina e oltre”.


Chiudo con l’ennesimo, orribile femminicidio. A Viserba di Rimini, un uomo di 62 anni ha ucciso la moglie dopo una lite, in casa c’erano i nipotini della coppia. Poi si è costituito spontaneamente in Questura. “Ho ucciso mia moglie se andate a casa trovate il suo corpo”. Il reo confesso aveva convissuto oltre 40 anni con la vittima. Immediatamente gli equipaggi della squadra volanti della questura di Rimini sono andati sul posto indicato dall’uomo, un appartamento residenziale alla prima periferia della città, dove era già arrivata anche una pattuglia dell’Arma dei carabinieri allertata dalla figlia della coppia. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla squadra mobile, il femminicidio sarebbe avvenuto al culmine di una violenta lite. Raffaele Fogliamanzillo e Angela Avitabile erano a casa di una figlia a badare i nipotini piccoli, presenti al momento dell’accaduto, ma che non hanno assistito alla scena, perché erano in un’altra stanza. E’ scoppiato il litigio (pare che litigassero spesso da diverso tempo perché lui pensava che la moglie lo tradisse): Fogliamanzillo ha preso un coltello a serramanico, lei è scappata in cucina, ma lui l’ha inseguita e colpita con diverse coltellate all’addome, di cui una alla gola, quella fatale. L’uomo è stato quindi arrestato e dopo l’interrogatorio reso durante la notte al magistrato e investigatori della polizia di Stato oltre che del difensore d’ufficio, è stato portato in carcere a Rimini. Era già stato denunciato dalla moglie lo scorso 28 febbraio, non era la prima volta che la donna chiedeva aiuto alle forze dell’ordine per le intemperanze del 62enne che risulta paziente del servizio igiene mentale all’Ausl per un disturbo certificato da sindrome ansiosa bipolare. Il 30 settembre aveva messo le mani al collo della moglie che però – pare – ai carabinieri avesse minimizzato rifiutandosi di procedere a denuncia. Sentita più volte – ha riferito il procuratore capo Elisabetta Melotti – la donna non aveva mai parlato di atteggiamenti violenti del marito, ma solo di minacce dovuta, secondo lei, ad una patologica gelosia. Pur non sentendosi in pericolo di vita, la donna il 4 gennaio aveva chiesto l’intervento dei carabinieri e di un’ambulanza perché particolarmente scossa dalle minacce subite dal marito. Pare che avesse rifiutato il trasferimento in una casa protetta vivendo sullo stesso pianerottolo della figlia e quindi convinta di trovarsi al sicuro. Il commento pieno di dolore e di rabbia della vicesindaca di Rimini Chiara Bellini:

“Provo uno sconforto profondo in questo momento. Si è perpetrato un femminicidio proprio a Rimini; per me questo non è solo un drammatico episodio di cronaca, ma un caso che mi tocca personalmente, in quanto donna, con un impatto emotivo profondo. Una cultura, la nostra, che da secoli mette la donna in una posizione subalterna rispetto all’uomo, oggettificata, discriminata, rimpicciolita, ridotta a un sacco su cui sfogare colpi”.


E’ tutto anche per oggi, giorno 60 di una guerra che ci fa molta paura. Buona giornata

(le foto dal web)