#Tanomattinale 20 aprile 2021: tifosi atalantini e Superlega, Xi Jinping e l’egemonia, arresti per omicidi a Catania, Floyd, Grillo

Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.

Vi dico la verità, oggi mi sento abbastanza schifiato su come si fa di questi tempi il mio mestiere: è vero e verità che questa storia della Superlega del calcio fa parlare tutti, ma è altrettanto vero che vedere scomparire di colpo Coviddi, morti e vaccini dalle aperture di tg e giornali per dedicarle con un mare di spazio al potere e ai miliardi del pallone, che somiglia un po’ al potere mafioso, non è una cosa tanto bella ed edificante. Lo dico da cittadino che è anche e per caso un giornalista da quattro soldi che scrive minchiate e che sa un poco quali sono oggi le regole del mestiere, lo dico anche da appassionato di calcio di lungo corso, lo dico da uomo di qualche esperienza nemico giurato dei facili moralismi: quello che è troppo è troppo, si sta esagerando su questa puttanata di business della Superlega.

E dunque l’unica cosa che scrivo sul mio umile mattinale su questo argomento è un passaggio, che sposo pienamente, della bellissima lettera aperta dell’ATI, l’Associazione dei Tifosi Atalantini, della “Dea”, la squadra di Bergamo cioè di una città che di drammi e di Coviddi ne sa qualcosa: “Il nostro auspicio? Che la Superlega vada avanti. Avete letto bene, non siamo impazziti di colpo. Auspichiamo che Juventus, Milan ed Inter vadano a giocare la loro Superlega ed abbandonino per sempre la serie A e le coppe europee. Tenetevi la Superlega, i super diritti televisivi, gli stadi moderni, i posti a sedere e lasciateci giocare con i nostri avversari “minori” magari in stadi meno belli ma ancora animati dalla passione per il calcio e non per i soldi. Ma quanto sarebbe bello se il vostro posto in seria A fosse destinato a piazze come Palermo, Catania, Catanzaro, Lecce, Bari, Avellino, Vicenza, Como, Cremonese, Pisa e via dicendo…piazze che hanno fatto la storia del calcio come passione popolare in Italia. Non è una provocazione, andate avanti, sarebbe stupendo”. Sono totalmente d’accordo, è una provocazione ma è bella e piena di suggestioni. Anche se non va dimenticato che il calcio non è fatto di angioletti o di stinchi di santo da nessuna parte.Passiamo alle notizie fresche, ne riporto due che ritengo molto importanti, entrambe fonte ANSA. Ad Hainan Il presidente cinese Xi Jinping ha aperto questa mattina il Forum Boao per l’ Asia esortando tutti i Paesi del mondo a cooperare sulle grandi sfide e affermando che “le questioni globali non possono essere decise solo da pochi Paesi”. Parlando in videoconferenza, Xi ha aggiunto che “non c’è posto per l’unilateralismo o l’egemonia”, invitando il mondo a rifiutare una “mentalità da guerra fredda”. “Sopraffare gli altri e intromettersi negli affari interni degli altri non otterrà alcun supporto”, ha detto nel suo discorso di apertura. “Il mondo vuole giustizia, non egemonia”. Il messaggio del presidente cinese giunge a pochi giorni dal vertice virtuale sul clima organizzato per la prossima settimana su iniziativa degli Stati Uniti, un tema sul quale Pechino e Washington hanno detto di essere pronti a cooperare mettendo temporaneamente da parte le loro numerose divergenze. “Il mondo deve concentrarsi sullo sviluppo sostenibile”, ha affermato Xi, invitando i leader degli altri Paesi a “fare di più sul cambiamento climatico” e ad adempiere all’accordo di Parigi. Tuttavia, non ha annunciato alcun obiettivo specifico in vista del vertice. “Il mondo – ha detto ancora, secondo quanto riferito dai media cinesi – è entrato in un periodo di turbolenti cambiamenti e le incertezze sono aumentate in modo significativo”. “Siamo in un’epoca ricca di sfide – ha proseguito – ma anche piena di speranza”. Parole forti e molto importanti da parte del leader del Paese più popolato e produttivo del Pianeta. Parole anche concilianti, che smorzano alcuni pesanti toni da guerra fredda degli ultimi tempi e invitano alla cooperazione globale nell’interesse di tutti.Importanti notizie di cronaca nera sono state appena battute da ANSA Sicilia.

Ecco il flash: “I carabinieri del comando provinciale di Catania stanno eseguendo una misura cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di 14 persone indagate, a vario titolo, di concorso in duplice omicidio, sei tentati omicidi e porto e detenzione illegale di armi da fuoco in luogo pubblico. A tutti la Dda contesta l’aggravante di avere agito per motivi abbietti ed avvalendosi delle condizioni previste dall’associazione di tipo mafioso, al fine di agevolare i clan di appartenenza. Al centro dell’inchiesta la sparatoria dell’8 agosto 2020 quando affiliati e esponenti di vertice dei clan mafiosi dei ‘Cursoti milanesi’ e dei Cappello, su almeno 14 motoveicoli, si scontrati nelle strade del rione di Librino. Il bilancio dello scontro armato fu di due morti e di diversi feriti. “Esito che – aggiunge significativamente la Dda della Procura di Catania – poteva essere ben più nefasto se si considera che lo scontro a fuoco si è verificato di sera popoloso quartiere Librino, caratterizzato da un’elevata densità abitativa e dove i residenti , anche donne e bambini, soprattutto per la calura estiva, sono soliti trattenersi in strada fino a tardi”.Intanto il clima è di grande tensione a Minneapolis, la città degli Stati Uniti che attende probabilmente per domani, in un’atmosfera sempre più tesa, il verdetto del processo a Derek Chauvin, l’ex agente accusato di aver ucciso un anno fa George Floyd tenendo il ginocchio sul suo collo per oltre nove minuti, nonostante mormorasse “non riesco a respirare”.

Ma ad attendere la decisione della giuria è l’intero Paese, dove questo dibattimento trasmesso in diretta dai grandi network e le sparatorie che si sono susseguite anche nell’ultimo weekend costringono gli americani a confrontarsi ancora una volta con la cultura della violenza e delle armi, anche da parte della polizia. Crescono intanto i timori, anche da parte dello stesso Joe Biden, che un’assoluzione o una pena troppo lieve possa scatenare una nuova ondata di proteste. Riferisce l’ANSA che prima che la giuria (metà bianca e metà afroamericana) si ritirasse in un hotel, le parti hanno tenuto i loro interventi conclusivi. Il procuratore Steve Schleicher ha accusato l’ex agente di aver tradito il suo distintivo e di aver ucciso Floyd con un “assalto”, ignorando le sue disperate implorazioni, le regole sull’uso della forza e la prassi della rianimazione. “Nove minuti e 29 secondi”, ha ripetuto spesso, ricordando la durata della presa sul collo della vittima. La difesa, guidata dall’avvocato Eric Nelson, ha sostenuto che Chauvin seguì le regole dell’addestramento e ha cercato di seminare dubbi sulle cause della morte di Floyd, attribuendola ai suoi problemi di cuore, aggravati dall’uso di droghe e dal monossido di carbonio della marmitta della volante. L’ex poliziotto, incastrato anche dal suo ex comandante, ha rifiutato di testimoniare ma si è dichiarato sin dall’inizio non colpevole.

Tre le accuse sul suo capo: dalla meno grave di omicidio colposo (sino a 10 anni) a quelle più pesanti di omicidio di secondo grado, ossia preterintenzionale (sino a 40 anni) e di terzo grado (sino a 25 anni), per azioni particolarmente pericolose compiute con sconsiderata indifferenza per la vita umana.Chiudo molto velocemente con le polemiche sulle dichiarazioni di Beppe Grillo, per non sembrare omertoso su una questione sulla quale lo sarei stato volentieri, sapendo che ogni parola che si dice o scrive sull’argomento suscita polemiche e dibattiti o magari anche attacchi che non voglio suscitare. Dico la mia, molto personale e con molta semplicità: di Beppe Grillo comprendo in pieno il dispiacere del padre, ma non mi è piaciuta la rabbiosa reazione pubblica; meno che mai mi sono piaciuti certi disgustosi commenti moralistici provenienti da altri pulpiti politici che si dovrebbero stare solo muti; comprendo invece di più lo sconcerto della famiglia della ragazza. Secondo me la vicenda avrebbe dovuto seguire il suo corso giudiziario fino all’ultimo, se vale sempre il principio del rispetto pieno del lavoro della magistratura, prima di prese di posizione varie. E a proposito delle parole della politica, concludo, mi hanno fatto proprio ridere certi saccenti e stucchevoli commenti sulla Superlega, intrisi di moralismo da comizio, di vari politici diventati di colpo grandi soloni del pallone.

Buona giornata e buona Nutella, visto che è il compleanno della magica crema nocciolosa.

#Tanomattinale 20 aprile 2021: tifosi atalantini e Superlega; Xi Jinping e l'egemonia; arresti per omicidi a Catania;…

Pubblicato da Gaetano Perricone su Lunedì 19 aprile 2021