#Tanomattinale 13 aprile 2022: guerra in Ucraina, il dramma sempre più grave dei bambini, l’arresto dell’oligarca vicino a Putin indicato come possibile sostituto di Zelensky, la versione del presidente russo e “l’attacco inevitabile”, l’Ucraina moltiplica le accuse di uso di armi chimiche e al fosforo da parte russa, Biden accusa Putin di genocidio; terrore, spari e 29 feriti in metropolitana a Brooklyn, identificato il possibile autore, caccia all’uomo

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno

Guerra Russia-Ucraina giorno 49. Oggi apro con l’allarme sempre più forte sui soggetti più fragili e più colpiti, i bambini. Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, ci fa sapere che sono già oltre 7,1 milioni le persone sfollate a causa della guerra in Ucraina e circa la metà sono bambini e bambine: lo fa sapere Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia. “A quasi due mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, la situazione dei bambini è sempre più grave. Più della metà dei bambini ucraini sono ora sfollati all’interno del Paese o sono fuggiti nei Paesi vicini. I bambini e le bambine continuano a essere uccisi, feriti e profondamente traumatizzati dalla violenza devastante che li circonda, sono terrorizzati, sotto shock e alla disperata ricerca di sicurezza. I bambini in tutta l’Ucraina hanno urgente bisogno di stabilità, protezione e cure.

Gli attacchi con armi esplosive continuano nelle aree urbane popolate colpendo sempre di più le loro case, le scuole, gli ospedali, i sistemi idrici, le centrali elettriche e i luoghi in cui i civili cercano riparo”. “Migliaia di bambini e bambine – aggiunge – continuano a essere costretti a proteggersi nei rifugi sotterranei e nelle stazioni della metropolitana, dove le condizioni sono disastrose”. “La guerra e lo sfollamento di massa stanno danneggiando i mezzi di sussistenza delle famiglie lasciando molte persone senza un reddito sufficiente per soddisfare i loro bisogni primari e incapaci di fornire un sostegno adeguato ai propri figli”. L’Ucraina sta esaurendo le forniture essenziali, ed è per questo “sempre più urgente – sottolinea – un pacchetto di forniture e servizi per donne e bambini”.

Un arresto importante nelle ultime ore, ce lo fa sapere Ukrinform news, agenzia di stampa ucraina. Traduco dall’inglese: “Grazie a un’operazione speciale condotta dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina, il deputato Viktor Medvedchuk (Piattaforma di opposizione — fazione per la vita) è stato arrestato. “Un’operazione speciale è stata condotta grazie al servizio di sicurezza dell’Ucraina. Ben fatto! I dettagli verranno rilasciati più tardi. Gloria all’Ucraina!”, ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky su Instagram, riporta Ukrinform (pubblicando anche una foto in manette di Medvedchuk, oligarca molto vicino a Putin, che secondo molte voci il Cremlino avrebbe voluto al posto di Zelensky nell’ipotesi di una sua defenestrazione, n.d,r.). Come riportato, il 27 febbraio si è saputo che il deputato Viktor Medvedchuk, sospettato di tradimento, è sfuggito agli arresti domiciliari.

La corte ha messo Medvedchuk agli arresti domiciliari nell’ambito di due procedimenti penali: per la produzione di petrolio e gas nel Mar Nero e per favoreggiamento nelle attività di un’organizzazione terroristica attraverso la fornitura di carbone dai territori temporaneamente occupati del Donbas. Medvedchuk ha stretti rapporti personali con il presidente russo Vladimir Putin. Il leader russo è il padrino della figlia di Medvedchuk”. Ca aggiunto che Zelensky ha proposto uno scambio di prigionieri dopo la cattura di Viktor Medvedchuk. “Propongo alla Federazione russa lo scambio di uno dei vostri”, l’oligarca, “per uomini e donne ucraini catturati dalle forze di Mosca durante l’invasione”.

Dopo un po’ di giorni di silenzio è tornato a parlare ampiamente Vladimiro Putin e mi è sembrato molto interessante andare a vedere cosa abbia detto, per cercare di capire dalla parte dell’invasore come andrà avanti e per quanto proseguirà questa schifosissima guerra: le impressioni non sono buone per niente, sembra evidente che il dittatore del Cremlino non stia pensando proprio a trattare la pace. Traduco dall’inglese l’ampio resoconto della TASS, l’agenzia ufficiale di stampa russa: “L’operazione militare russa in Ucraina sta procedendo secondo un piano e continuerà fino al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi iniziali, ha affermato martedì (ieri) il presidente russo Vladimir Putin, arrivato allo spazioporto di Vostochny insieme al suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko.

Detto questo, secondo lui, i colloqui con Kiev hanno nuovamente sbattuto contro il muro perché la parte ucraina si è allontanata dagli accordi raggiunti in un incontro a Istanbul a fine marzo ….Sull’operazione specialeL’operazione russa sta procedendo secondo un piano e si concluderà quando tutti i suoi obiettivi iniziali saranno raggiunti, ha detto Putin. Secondo lui, l’accelerazione dell’operazione potrebbe portare a perdite, quindi Mosca agirà “a ritmo misurato, come programmato, secondo il piano originariamente proposto dallo Stato maggiore”. Il presidente ha ribadito che l’obiettivo principale della Russia è fornire aiuti ai residenti del Donbass e “le azioni in alcune regioni dell’Ucraina” erano legate solo alla necessità di immobilizzare le forze ucraine, distruggere le sue infrastrutture militari e creare le condizioni per un combattimento attivo nel Donbass.

Le trattative con KievI colloqui con l’Ucraina sono complicati dal fatto che Kiev si è allontanata dagli accordi raggiunti a Istanbul a fine marzo (poi, ad esempio, la Russia ha deciso di diminuire la sua attività militare in direzione di Kiev e Chernigov), ha detto Putin. Ha specificato di non conoscere ancora tutti i dettagli, dal momento che lunedì ha ricevuto un rapporto sul cambio di posizione dell’Ucraina. Il leader russo ha anche espresso la sua gratitudine alla Bielorussia “per la buona organizzazione di diversi round di colloqui sul suo territorio” e ha osservato che “la sede bielorussa è abbastanza adatta anche per ulteriori contatti”.

“L’inizio del dialogo diretto con la parte ucraina in molti modi è diventato possibile grazie allo sforzo personale del presidente bielorusso Alexander Lukashenko”, ha sottolineato Putin.Sull’inevitabilità dell’operazionePutin ha definito gli eventi in Ucraina una tragedia, ma ha sottolineato che il confronto con il regime di Kiev era inevitabile. “Semplicemente non c’era scelta, era solo questione di tempo quando inizierà. Questo è tutto.” Secondo Lukashenko, se la Russia “era solo un po’ in ritardo” con il lancio dell’operazione militare in Ucraina, sarebbe stata essa stessa attaccata.Sulla situazione a BuchaLa situazione nella Bucha ucraina ha ricordato a Putin le provocazioni organizzate in Siria per accusare Damasco di usare armi chimiche. “Poi si è rivelata un’operazione di falsa bandiera. In Bucha, c’è anche un’operazione di falsa bandiera proprio come quella”. Lukashenko ha definito gli eventi di Bucha una “operazione psicologica condotta dagli inglesi” per introdurre nuove sanzioni contro la Russia. Ha fornito a Putin documenti relativi a questi eventi.Sulle sanzioni occidentaliLe “sanzioni blitzkrieg” occidentali contro la Russia sono fallite, ha sottolineato Putin.

“L’economia e il sistema finanziario russi sono piuttosto solidi”. Ha affermato che l’economia russa si adatterà alle nuove condizioni e allo stesso tempo spera che il buon senso prevalga in Occidente. Secondo Lukashenko, le restrizioni non faranno cambiare politica a Mosca e Minsk. “Nessuna sanzione può piegarci o far deragliare”. Putin ha osservato che l’Occidente non capisce che “in condizioni difficili il popolo russo sta sempre insieme”. Entrambi i presidenti hanno anche affermato che l’Occidente non riuscirà a isolare la Russia. Il leader russo ha osservato che “nel mondo di oggi è completamente impossibile isolare completamente nessuno”, mentre la Russia non si staccherà dal resto del mondo. “Non abbiamo intenzione di isolarci. Nel mondo di oggi, è completamente impossibile isolare completamente qualcuno e totalmente impossibile [isolare] un paese così enorme come la Russia. Pertanto, lavoreremo con quelli dei nostri partner che vogliono collaborare”, ha affermato il leader russo. Sulla campagna anti-russaL'”isteria anti-russa” nei paesi occidentali “si fa conoscere, ma il tempo risolverà tutto”, ha affermato Putin. L’aumento dei prezzi dei combustibili e dei prodotti alimentari, la crescente inflazione avranno un impatto sui “processi politici interni”, ha spiegato. Detto questo, il presidente russo ha concordato con l’opinione che Washington è pronta per una situazione di stallo con Mosca “fino all’ultimo ucraino”.

“In effetti, questo è esattamente quello che è.” Secondo lui, nel mondo moderno un paese non può preservare il suo dominio e il mondo unipolare che si è formato dopo la caduta dell’Unione Sovietica sta cominciando a disgregarsi”.Dalla parte dell’Ucraina, si insiste sull’uso di armi proibite da parte dei russi invasori. Traduco da Ukrinform news: “Gli invasori russi hanno usato munizioni al fosforo nel loro attacco al villaggio di Novoiakovlivka, nella regione di Zaporizhzhia. Ukrinform riferisce questo riguardo alla comunità territoriale di Komyshuvaska, riferisce Ukrinform.”Gli occupanti russi continuano a commettere crimini di guerra, bombardando edifici residenziali in insediamenti pacifici, anche con munizioni proibite. La notte del 12 aprile, il villaggio di Novoiakovlivka è stato bombardato con bombe al fosforo. A causa del tempo piovoso non ci sono stati incendi, nessun uno è stato ferito o ucciso. Ci sono case danneggiate”, dice il rapporto. L’uso di bombe al fosforo è vietato dalla Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle vittime di guerra (Protocollo del 1977) e dalla Convenzione su alcune armi convenzionali. Come riportato, nella regione di Donetsk, gli invasori russi hanno usato munizioni al fosforo nella città di Marinka il 30 marzo”. E ancora traduco dalla pagina Facebook di Ukrinform: “Le informazioni sul possibile uso di armi chimiche da parte degli invasori russi a Mariupol sono in corso di verifica. I russi avrebbero potuto usare bombe al fosforo. “Al momento stiamo verificando queste informazioni. Stiamo cercando di capire di cosa si trattasse. Ma dai dati preliminari posso dire che ci sono, piuttosto, ipotesi che potrebbero essere state utilizzate munizioni al fosforo. Le informazioni ufficiali finali saranno rilasciate in seguito Ma dobbiamo capire che il rischio di usare armi chimiche esiste, è piuttosto alto”, ha detto il viceministro della Difesa ucraino Hanna Malyar durante il telethon nazionale, riporta un corrispondente di Ukrinform. Alla domanda se la seconda fase della guerra sia già iniziata in Ucraina, ha confermato che la fase calda era già in corso.

“Abbiamo una guerra in corso, e in effetti è nella sua fase calda. Abbiamo battaglie in corso. Ad esempio, le forze armate hanno respinto sei attacchi nemici la scorsa notte. Anche se abbiamo dati sui territori temporaneamente occupati dove il nemico sta provando per stabilire il suo potere, il territorio da cui il nemico è stato messo fuori combattimento e che il nemico non ha raggiunto è molto più grande”, ha affermato il viceministro. Secondo Malyar, oggi non si può parlare di una situazione più tranquilla, non è corretto. In effetti, l’intensità dei combattimenti è diminuita, ma il desiderio del nemico di avanzare in profondità nel territorio non diminuisce, ha osservato Malyar”. E ancora da Ukrinform news: “Gli invasori russi hanno usato munizioni al fosforo nel loro attacco al villaggio di Novoiakovlivka, nella regione di Zaporizhzhia. Ukrinform riferisce questo riguardo alla comunità territoriale di Komyshuvaska, riferisce Ukrinform.”Gli occupanti russi continuano a commettere crimini di guerra, bombardando edifici residenziali in insediamenti pacifici, anche con munizioni proibite. La notte del 12 aprile, il villaggio di Novoiakovlivka è stato bombardato con bombe al fosforo.

A causa del tempo piovoso non ci sono stati incendi, nessun uno è stato ferito o ucciso. Ci sono case danneggiate”, dice il rapporto.Non può mancare di metterci la buona parola, dopo le tante che già ci ha messo, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che per la prima volta ha accusato la Russia di Vladimir Putin di “genocidio” in un discorso in Iowa sull’aumento dei prezzi della benzina. “Il vostro bilancio familiare, la vostra possibilità di fare il pieno non dovrebbe dipendere dal fatto che un dittatore dichiara guerra e commette genocidio dall’altra parte del mondo”, ha detto il presidente americano, che in precedenza aveva definito il presidente russo “criminale di guerra” e “macellaio”. “Sì, l’ho chiamato genocidio”, ha detto Biden ai giornalisti quando gli è stato chiesto delle sue precedenti affermazioni. “È diventato sempre più chiaro”, “le prove stanno aumentando, è diverso dalla scorsa settimana”.

Tanto per non farci mancare nulla, la paura è tornata a New York. Almeno 29 persone sono rimaste ferite in seguito a una sparatoria avvenuta in una stazione della metropolitana di Sunset Park, a Brooklyn, quartiere residenziale a netta maggioranza bianca, ieri mattina nell’ora di punta. La sparatoria è avvenuta alla stazione della 4th Avenue e della 36th Street intorno alle 9 di mattina. Secondo la polizia, sono stati sparati “almeno 33 colpi” con una Glock, pistola semiautomatica. Gli agenti sono alla ricerca, una vera e propria caccia all’uomo, di Frank R. James, definito “persona di interesse” in relazione a quanto accaduto. L’uomo, afroamericano di 62 anni proveniente da Philadelphia, sarebbe stato identificato grazie a una carta di credito rinvenuta sulla scena del crimine.

Stando agli investigatori, sarebbe stata utilizzata per affittare un camioncino U-Haul con targa dell’Arizona, il cui uso è ritenuto “in connessione” all’attacco. Il caos è cominciato poco prima delle 8:30 alla stazione della 25th St. a Sunset Park, l’uomo con il giubbotto ha lanciato diversi fumogeni contro un vagone quando le porte si sono chiuse e ha cominciato a sparare, hanno raccontato fonti della polizia di New York. Alla fermata 36th St., le porte si sono aperte e chi era a bordo ferito è crollato sul marciapiede, tra il panico delle persone in attesa. Sul posto al lavoro gli investigatori dell’FBI e dell’Antiterrorismo, gli agenti di polizia sono andati a piedi nei tunnel della metropolitana per andare ad avvisare i passeggeri bloccati nei treni fermi e poterli tranquillizzare.

“Diversi ordigni inesplosi” sarebbero stati trovati nella stazione di Brooklyn, secondo il dipartimento dei Vigili del fuoco di New York, che non ha fornito ulteriori dettagli.

E’ tutto ed è tanto, buona giornata. (le foto dal web)