#Tanomattinale 10 marzo 2002: guerra in Ucraina tra ospedali bombardati, bombe termobariche, tentativi diplomatici, minacce verbali; Misterbianco, dieci arresti per estorsioni

Amiche a amici del #Tanomattinale buon giorno.

Guerra Russia-Ucraina giorno 15.

Del mostruoso bombardamento sull’ospedale pediatrico di Mariupol, che oggi è il titolo di tutti i giornali e siti italiani e non solo, non credo di dovere aggiungere altro se non che è evidentemente, senza possibilità di dubbio, un crimine contro l’umanità, come tutte queste azioni vigliacche e schifose di guerra in ogni parte del pianeta. Le ancora più mostruose giustificazioni russe sul fatto che nell’ospedale ci fossero postazioni militari non giustifica un amato kaiser. E a proposito di armi, mi fa molta impressione quest’altra notizia da un post del ministero della Difesa britannico: “Il Ministero della Difesa russo ha confermato l’uso del sistema d’arma TOS-1A in Ucraina. Il TOS-1A utilizza razzi termobarici”. Il post mostra un video che spiega il funzionamento dei missili, “già utilizzati dai russi in Afghanistan e in Cecenia”, e ne descrive “l’impatto devastante”.

Vado a guardare bomba termobarica su Treccani.it: “Bomba che all’atto dell’esplosione priva dell’aria l’ambiente nel quale deflagra, impedendo a chi vi si trova di respirare. Le bombe termobariche […] esplodendo creano una nuvola di esplosivo polverizzato che si spande all’interno dei bunker, si mescola con l’aria e viene acceso da una spoletta ritardata … Si tratta delle cosiddette bombe a vuoto, che quando scoppiano in un luogo chiuso creano una fortissima onda di pressione che dilania gli organi interni di chi è nelle vicinanze”. Cose orribili da guerra spaventosa come questa va diventando sempre più. E intanto continuano i tentativi da varie parti di riportare il conflitto sui binari della diplomazia e del negoziato. I ministri degli Esteri di Ucraina e Russia, Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba sono arrivati in Turchia per il primo incontro ad alto livello tra le due parti dall’invasione russa, a margine del Forum sulla diplomazia ad Antalya, in Turchia. Un faccia a faccia, il primo fra i due dall’inizio del conflitto, al quale il mondo guarda con interesse spasmodico e anche con qualche speranza, che non sembra molto condivisa dalla parte ucraina. Lo ha fortemente voluto – e tessuto – il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – che ricordo a me stesso è un dittatore come l’amico Putin – che oggi tenta il ruolo di grande mediatore (che gli darebbe nuovo forza e credibilità internazionale) al punto che è già prevista una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel primo pomeriggio ora italiana. Erdogan spinge affinché Ankara, che è membro della Nato, svolga un ruolo di mediazione.

“Stiamo lavorando per impedire che questa crisi si trasformi in una tragedia. Spero che l’incontro tra i ministri apra la strada a un cessate il fuoco permanente”. Al tavolo con i ministri russo e ucraino siederà infatti, con comoiti di meduazione, anche il collega turco Mevlut Cavusoglu.E adesso vi riporto integralmente, tradotte dall’inglese dal sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare cinese, alcune delle dichiarazioni del portavoce Zhao Lijian durante una conferenza stampa di ieri. Parole importanti e molto illuminanti per capire la posizione cinese, che sembra ambigua ma in realtà non lo è affatto. Eccole: “La Cina respinge fermamente le sanzioni unilaterali che non hanno fondamento nel diritto internazionale. L’uso volontario del grosso bastone delle sanzioni non potrà mai garantire pace e sicurezza, ma porterà solo serie difficoltà all’economia e al sostentamento delle persone di paesi e regioni rilevanti, porterà a una situazione di sconfitte e a un’ulteriore escalation della divisione e del confronto. Cina e Russia mantengono sempre una solida cooperazione energetica e continueranno a condurre la normale cooperazione commerciale, anche su gas e petrolio, nello spirito del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e del reciproco vantaggio … La posizione della Cina sulla questione ucraina è coerente e netta. Ci auguriamo che le parti interessate possano intensificare gli sforzi per promuovere colloqui di pace, allentare le tensioni e promuovere una soluzione pacifica della questione ucraina in una data anticipata … Ultimamente, gli Stati Uniti hanno diffuso disinformazione sulla Cina sulla questione ucraina, con il tentativo di spostare la colpa, alimentare il confronto e trarre profitto dalla questione. La pratica è spregevole e dannosa … I dettagli su come la questione ucraina si sia evoluta fino a diventare ciò che è oggi sono molto chiari. Le mosse della NATO guidata dagli USA hanno spinto la tensione Russia-Ucraina al punto di rottura. Pur distogliendo lo sguardo dalle proprie responsabilità, gli Stati Uniti criticano la posizione della Cina sull’Ucraina di cercare spazio per il complotto di sopprimere simultaneamente Cina e Russia, al fine di mantenere la sua egemonia. Più si scervella per screditare la Cina con bugie e pubblicizzare le cose, più espone il suo deficit di credibilità alla comunità internazionale”.

Nulla da aggiungere e da commentare, chiarissimo. Così come molto chiare, a conferma di quanto siano crescenti le tensioni tra i cosiddetti potenti della Terra, sono le parole che arrivano dagli Stati Uniti: “Se la Cina, come ogni altro Paese, non rispetterà le sanzioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni verso la Russia pagherà un prezzo alto”. Lo ha detto la ministra del Commercio Usa, Gina Raimondo, come riportato dai media statunitensi. Raimondo ha spiegato che l’Amministrazione Biden è pronta “a impedire alla Cina di ottenere apparecchiature e software americani o europei necessari per produrre semiconduttori. Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole”, ha garantito. “Quindi ci aspettiamo che Pechino non violi le regole o ci saranno conseguenze”. Alla Reggia di Versailles, luogo di straordinaria bellezza e forza evocativa, si terrà oggi e domani il vertice informale sulla ‘Difesa europea’. Mai Emmanuel Macron, presidente della Francia e di turno dell’Ue, organizzandolo qualche tempo fa avrebbe immaginato che il summit si sarebbe tenuto con una guerra in corso. Tutto diventa dunque più importante, quasi storico. Gki obiettivi sono tre: “rafforzare la capacità di difesa dell’Unione, ridurre le dipendenze energetiche e costruire una base economica più solida”. “La guerra della Russia costituisce un cambiamento tettonico nella storia europea”, si legge nella bozza di quella che sarà la dichiarazione di Versailles. I capi di Stato e di Governo presenti discuteranno di “come l’Ue possa essere all’altezza della sua responsabilità in questa nuova realtà, proteggendo i nostri valori, le nostre democrazie, la sicurezza dei nostri cittadini e il nostro modello europeo”. E prenderanno l’impegno di assumersi “maggiori responsabilità per la nostra sicurezza e intraprendere ulteriori passi decisivi verso la costruzione della nostra sovranità europea, la riduzione delle nostre dipendenze e la progettazione di un nuovo modello di crescita e investimento per il 2030”. In altre parole, la nuova situazione potrebbe spingere verso la creazione dell’esercito europeo.

Chiudo con la cronaca, con una notizia Ansa delle 6,34. I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno arrestato dieci persone indagate a vario titolo per estorsione aggravata dal metodo mafioso, spaccio di sostanze stupefacenti e furto. L’indagine, è denominata ‘The gift’, il regalo, è coordinata dalla Dda etnea ed è condotta da militari dell’Arma della Tenenza di Misterbianco. La Procura ha fatto luce su “estorsioni a imprenditori locali, compresi i titolari di una autocarrozzeria e di una concessionaria di auto, e anche a diversi privati cittadini”. Dall’inchiesta sarebbe emerso “un clima di pesante assoggettamento ed omertà, in cui le vittime erano costrette a versare mensilmente somme di denaro per tutelarsi da eventuali danneggiamenti alle proprie attività commerciali o per ottenere, con il metodo del cosiddetto ‘cavallo di ritorno’, la restituzione delle autovetture che erano state loro rubate”.

Le ‘tangenti’, per la Dda della Procura di Catania, erano “poi destinate dagli indagati al sostentamento dei sodali detenuti in carcere o reinvestite in altre attività criminali, soprattutto nell’acquisto e nello spaccio di marjuana e cocaina”.Per oggi è tutto, buona giornata.

(foto dal web, l’ultima da Tgr Sicilia)