#Tamomattinale 17 aprile 2021: 3 milioni di morti, “rischio ragionato”, AstraSicilia, Grande Aracri

Amiche e amici del #Tanomattinale buon sabato.

Esaurite le minime alterazioni post-vaccinali, stamattina scrivo le mie consuete fesserie con più energiaNon voglio guastare il clima di grande euforia che si respira in giro da ieri sera, né fare il rompiballe menagramo, ma semplicemente fare come sempre il cronista e attenermi ai dati: e gli ultimi (fonte ANSA, ore 2,24 di stanotte) non mi provocano in realtà nessuna euforia. l

l virus maledetto non dà tregua, il numero di morti di Covid-19 nel mondo dall’inizio della pandemia hanno superato i tre milioni, secondo Worldometer, sito web di dati statistici con base negli Stati Uniti tradotto in 34 lingue. I decessi causati dal nuovo coronavirus conteggiati dal sito al momento sono 3.011.440, i contagi totali 140.499.889, i guariti 119.320.746. I casi attivi sono 18.167.703, in massima parte (99,4%) non gravi, e i restanti (107.050, pari allo 0.6%) in condizioni critiche. Dei 122.332.186 casi risolti, il 2 per cento (3.011.440) hanno avuto un esito fatale. Oltre un milione di persone, ha confermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità nei giorni scorsi, sono morte in Europa.

Ciò detto, per ricordare innanzitutto a me stesso che non c’è alcun motivo di gioire e che fino i ieri in Italia i morti sono stati la bellezza di 429, cristiani che hanno maledettamente sofferto e famiglie a pezzi, saluto ovviamente anch’io con un pizzico di speranza con la s minuscola le notizie che ci ha dato ieri il nostro Super Tutto Presidente del Consiglio, che ci fanno ipotizzare di potere ricominciare a fare un po’ di cose che abbiamo dimenticato. Ho titolato “il rischio ragionato”, ma ricapitolo i passaggi principali delle sue parole.”Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia”, ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa, confermando che la cabina di regia “anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si dà precedenza all’attività all’aperto, anche la ristorazione a pranzo a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza.

La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni” sulle riaperture.E ancora: Il governo sulle aperture oggi ha preso “un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento”. “Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: che i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti, nelle realtà riaperte”. Draghi ha auspicato per questo l’attenzione delle istituzioni e forze dell’ordine: “In questo modo il rischio si trasforma in opportunità”.

Sulle date delle riaperture sapete già tutto: il 26 aprile torneremo tutti gialli, all’aperto si potrà tornare in ristoranti, cinema e teatri, dal 15 maggio spiagge e piscine all’aperto, dal primo giugno le palestre e le piscine al chiuso, sempre che la situazione sanitaria non peggiori e le persone si comportino bene.

La novità più importante è che adesso gli italiani potranno girare più liberamente avendo in tasca un ‘pass’: un documento che dovrà attestare la vaccinazione, l’esecuzione di un tampone negativo (forse nell’arco temporale delle ultime 48 ore) o l’avvenuta guarigione dal Covid. Chi avrà il pass potrà anche accedere “a determinati eventi – culturali e sportivi – riservati ai soggetti che ne sono muniti”, viene fatto sapere da chi lavora al decreto. Non è ancora chiaro, però, se si tratterà di un certificato che sarà rilasciato da Asl, Regione o un altro ente sanitario, visto che i territori al momento non sembrano tutti organizzati allo stesso modo, in particolare sul rilascio del patentino vaccinale. Dalle nostre parti, due buone notizie: la prima è che la Sicilia non è diventata zona rossa come si temeva, la seconda arriva dal successo dell’iniziativa lanciata dalla Regione, che ha aperto ieri e fino a domenica 66 tra hub e centri vaccinali dell’isola per l’Open day di AstraZeneca, la somministrazione della prima dose per il target 60-79 anni anche per chi non era prenotato. Un modo per accelerare sulla campagna vaccinale, ma anche per superare le resistenze legate al vaccino anglo-svedese dopo le morti sospette registrate proprio in Sicilia.

E’ stata molto alta l’affluenza nelle numerose strutture sparse nelle nove province: alle 17.30 di ieri, dato ANSA Sicilia, erano già 7.713 (più del triplo di ieri) i vaccinati in tutta l’isola, dei quali 1.180 solo nell’hub della Fiera del Mediterraneo di Palermo dove fin dal mattino la gente si è messa ordinatamente in coda. Spero che vada altrettanto bene oggi e domani, spero come ho scritto in altro post che trionfi il vaccino proletario, tanto osteggiato fin dalla sua comparsa sul mercato a prezzi modestissimi.

Chiudo con una importante notizia di mafia. Il boss Nicolino Grande Aracri ha iniziato a collaborare con la giustizia: la notizia, riportata dal Quotidiano del Sud, è stata confermata all’ANSA da fonti della Dda. con magistrati Dda di CatanzaroGrande Aracri è a capo di una delle cosche di ‘ndrangheta più potenti con base a Cutro, nel crotonese, ma con ramificazioni in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Condannato a vari ergastoli, la sua figura è al centro del processo Aemilia celebrato in Emilia-Romagna. Avrebbe iniziato a collaborare con i magistrati della Dda di Catanzaro da circa un mese. Era detenuto nel carcere milanese di Opera quando ha chiesto di incontrare i magistrati della Dda catanzarese guidati da Nicola Gratteri. Ai pm avrebbe già reso le prime dichiarazioni, probabilmente quelle previste a inizio collaborazione.

Il boss è stato condannato all’ergastolo per alcuni omicidi, ma oltre al lato violento, il lavoro che ha sempre cercato di portare avanti è stato quello di avvicinare e legare a sé quelli che definitiva “i cristiani buoni”, vale a dire colletti bianchi, professionisti, imprenditori, meglio se con addentellati nella massoneria. E’ evidente che la notizia dell’inizio della sua collaborazione con la giustizia sta facendo tremare tanta gente in Calabria, così come è immaginabile stia accadendo in queste ore non solo in Sicilia dopo che Antonello Montante ha annunziato di volere parlare in aula e chiesto di essere sottoposto ad esame delle parti per chiarire la sua posizione. E’ emerso durante l’udienza del processo di secondo grado sul cosiddetto ‘sistema Montante’ che si celebra con rito abbreviato a Caltanissetta.

E’ tutto, buona giornata cari amici.

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Pubblicato da Gaetano Perricone su Venerdì 16 aprile 2021