Studenti del Cutelli ripuliscono scritte contro i martiri delle foibe
Scritte contro i martiri delle foibe e manifesti negazionisti sono apparsi nei giorni scorsi sui muri del liceo classico Mario Cutelli e nella zona circostante creando l’indignazione di tanti studenti che hanno scelto di ripulire i muri con le proprie mani. «Non possiamo permettere che dai muri della nostra scuola – dichiara Marco Leonardi, rappresentante degli studenti al consiglio d’istituto – vengano lanciati messaggi di odio contro i nostri connazionali che hanno subito morte e torture».
A questa voce si aggiunge quella di Agnese Li Pera, anche lei rappresentante d’Istituto. «Credo che l’azione fatta oggi sia un modo per sensibilizzare tutti noi studenti verso un tema ancora oggi delicato. Sono convinta che il gesto vergognoso commesso appositamente in vista del Giorno del Ricordo – continua la rappresentante degli studenti – vada condannato a prescindere dalle posizioni politiche e che, inoltre, sia un grave insulto alla dignità dell’istituzione scolastica».
Come è nata l’iniziativa di ripulire le scritte contro i martiri delle foibe
Ad avanzare la proposta di ripulire la zona circostante all’Istituto è stata Maya, studentessa del IV Ginnasio, che indignata dalle scritte apparse la mattina del Giorno del Ricordo ha voluto sollecitare l’attenzione dei suoi rappresentanti e di tutti gli studenti. «Non penso esistano opinioni o ideologie degne di essere qualificate come tali se incitano all’odio o all’annullarsi della dignità umana – dichiara Maya – soprattutto se queste vadano a infangare la memoria di migliaia di innocenti barbaramente trucidati».
L’accusa degli studenti in merito alle scritte contro i martiri delle foibe
«A vedere i simboli usati e le scritte – continua Leonardi – sembra essere stato qualche dinosauro frustrato della sinistra extraparlamentare che, in nome dell’antifascismo fuori tempo massimo, dimostra il disprezzo per la storia e la tragedia delle migliaia di italiani infoibati dai partigiani comunisti di Tito». «A chi invoca apertamente l’odio politico – concludo all’unisono gli studenti del Cutelli – richiamando quello sterminio a guerra terminata come ‘soluzione’ per gli avversari politici rispondiamo con l’azione di bonifica da studenti liberi».