Scandalo terapie intensive Messina: la denuncia dei sindacati

L’arresto del direttore dei lavori per la realizzazione dei 16 posti letto di terapia intensiva al Policlinico di Messina evidenzia il clima di interessi che ruota attorno alla sanità, ma è solo uno degli aspetti.

La farsa dei 16 posti letto di terapia intensiva al Policlinico di Messina va avanti da quasi due anni, basta raccontare fandonie, la Regione Sicilia attraverso il Presidente Musumeci e l’Assessore Razza e tutte le Istituzioni interessate ci propinano e ci sbandierano sempre la costruzione degli stessi 16 posti letto di terapia intensiva al Policlinico di Messina. A questi va aggiunto il finanziamento di 2,7 milioni di euro per l’allestimento di ulteriori 32 posti letto di terapia intensiva sempre al Policlinico di Messina, del quale ad oggi non si hanno notizie di come e dove sia stato stornato tale finanziamento. Una cosa è certa e a prova di smentita, che ad oggi al Policlinico dall’inizio della Pandemia non è stato allestito o realizzato neanche un solo posto letto di terapia intensiva oltre quelli già esistenti. 

L’Azienda difatti ha convertito in Covid i 20 posti letto ordinari di terapia intensiva in Covid, lasciando per i pazienti non Covid esclusivamente 9 posti letto di terapia sub intensiva con enormi disagi per operatori e pazienti, che in più di una occasione sono stati trasferiti d’urgenza presso altre strutture regionali o extra-regionali.

È giusto che l’opinione pubblica sappia che, presso il pad. C del Policlinico ad oggi, sono stati ultimati e consegnati dalla Regione soltanto pochi mesi fa, 16 posti letto di terapia sub intensiva.

La FGU Gilda Dipartimento Università di Messina ha presentato, un anno fa, un esposto denuncia sulla vicenda dello sperpero di denaro pubblico proprio sul padiglione C del Policlinico di Messina, per tutta una serie di ripetuti interventi per la realizzazione di nuovi posti letto di terapia intensiva mai allestiti e se allestiti, inaugurati e utilizzati per una sola settimana e successivamente smantellati perché non idonei.

La FGU da anni ormai chiede che si accendano i riflettori sul Policlinico di Messina, per fare luce su tutta una serie di problematiche che gravitano attorno alla situazione contabile e non solo, al fine di accertare la sussistenza di responsabilità penali pregresse dovute a ritardi, omissioni ed errori.