E’ già partita la corsa per il rientro in Sicilia da parte di tutti coloro che studiano e lavorano fuori dall’Isola, un vero esercito di sessantamila persone che arriverà prima del blocco totale previsto dal 21 dicembre.
Il governo regionale corre ai ripari e Musumeci ha già pronta un’ordinanza che obbligherà tutti a effettuare un tampone all’arrivo, per tutti: per chi arriva da terra, cielo e mare.
Già ieri il presidente Musumeci aveva manifestato le sue preoccupazioni: “Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il ministero della Salute”.
La situazione del contagio in Sicilia è in lieve ma costante miglioramento, ieri si sono registrati 1.240 nuovi positivi registrati ieri, un centinaio in meno rispetto al giorno precedente, scendo anche i morti e aumentano i guariti. Un vantaggio raggiunto grazie ai sacrifici di tutti, che non si può vanificare a causa di rientri indiscriminati.
Del resto l’ultimo Dpcm consente alle Regioni di disporre di nuove misure più stringenti per quanti arrivano da Paesi esteri, la Sicilia le vuole estendere anche a chi arriva nell’Isola da altre regioni italiane.
Oltre al tampone si riproporrà l’invito di registrazione su una piattaforma informatica per facilitare il tracciamento come era accaduto già nella scorsa primavera.
E per permettere a tutti di effettuare tampini in breve tempo e gratuitamente si valuta di allungare l’orario del drive in della Fiera del Mediterraneo di Palermo almeno fino alle 22, invitando anche chi arriva in Sicilia ad andare a fare il tampone prima di raggiungere casa. Ma sulle modalità di attuazione delle regole per il rientro dobbiamo aspettare la firma e la pubblicazione dell’ordinanza.
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