Report vaccini Sicilia, contatore oltre i 44mila: è corsa contro il tempo

La campagna vaccinale prosegue a un ritmo soddisfacente in Sicilia, i dati di ieri parlano di un totale di dosi già inoculate pari a 44.201 divisi in 22.118 donne e 22.093 donne. Solo ieri, giovedì 7 gennaio, i vaccinati in Sicilia sono stati 8559.

Quello che preoccupa sono però i dati dei contagi e non solo, anche il ricorso ai ricoveri per le forme gravi è salito di molto e i decessi hanno subito un’impennata.

Per correre ai ripari oggi il Cts regionale in accordo con il governo Musumeci deciderà, come è già nell’aria, se chiudere la Sicilia almeno per tre settimane per contenere la diffusione.

Il governatore Msumeci in un video su Facebook ha parlato di “Realtà preoccupante. Durante le festività c’è stato un calo di attenzione e adesso ne paghiamo le conseguenze. Dopo un’approfondita riflessione adotteremo nuove restrizioni. Nel frattempo arriveranno le determinazioni del governo nazionale e ci confronteremo con Roma. Dobbiamo correre ai ripari” ha dichiarato.

Anche le scuole molto probabilmente subiranno uno stop delle attività in presenza, la decisione definitiva arriverà in tarda mattinata dopo l’ultimo confronto con le parti interessate.

Tornando ai vaccini la buona notizia arriva dalla casa farmaceutica Moderna, l’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato l’utilizzo del vaccino dopo il via libera da parte dell’autorità regolatoria europea Ema.

Secondo l’azienda stessa il vaccino potrebbe proteggere dal Sars-CoV-2 fino a 2 anni.

Il vaccino di Moderna, spiega l’Aifa è sostanzialmente equivalente rispetto al primo, già in somministrazione in Italia, quello Pfizer-BioNTech con alcune differenze come l’età, dai 18 in su e non 16, una seconda dose a 28 giorni dalla prima invece che di almeno 21 e una conservazione stabile per 30 giorni, se in confezione integra, anche tra +2 e +8 gradi. Nei prossimi tre mesi ne giungeranno in Italia 1,3 milioni di dosi, con cadenza settimanale: 100mila a gennaio, 600mila a febbraio e 600mila a marzo.

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