Reddito di cittadinanza, anche in Sicilia stop a ottobre “per verifiche”

Lo stop dell’erogazione del reddito di cittadinanza coinvolge in Sicilia oltre 560 mila famiglie.

Si tratta di una sospensione già prevista dalla legge Manifesto del Movimento 5Stelle che prevede che dopo il primi 18 mesi si interrompa l’erogazione per valutare la sussistenza dei requisiti per poterlo percepire e si ripresenti la domanda.

Uno stop che mette in difficoltà in molti che con quel reddito portano avanti intere famiglie: il timore è che la sospensione, tra ripresentazione della domanda e lungaggini burocratiche, duri ben oltre il mese di ottobre.

Dei 560 mila beneficiari del reddito, poco più di 120 mila sono idonei al lavoro e di questi 75 mila hanno sottoscritto il patto di essere impiegati in caso di offerta di lavoro.

Per scongiurare il pericolo di rimanere senza alcuna entrata si stanno costituendo dei comitati che chiedono certezze sui tempi del ripristino del sussidio.

Anche l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone ha scritto alla ministra Nunzia Catalfo chiedendole di inviare una circolare urgente agli uffici per accelerare le pratiche visto che l’emergenza Covid rende difficile l’accesso ai Caf.

L’assessore ha chiaramente parlato di un rischio di “sommossa” nelle città siciliane dove per molti il reddito è l’unico sostentamento.

Se nel 2019 occorrevano 15-30 giorni per sbloccare una domanda, adesso con le norme anti Covid si rischia che i tempi siano molto più lunghi.

Certo è che dei 120mila percettori idonei al lavoro solo 19mila hanno ottenuto un contratto a tempo determinato. “Si tratta di lavori stagionali nel settore turistico-alberghiero e di lavori per operai non specializzati” sottolinea Scavone.

La maggior parte dei percettori quindi non ha ottenuto alcun contratto nè ricevuto offerte di lavoro. Per ovviare a questo problema la Regione ha avviato i patti comunali così di impiegare i percettori in lavori di utilità sociale o piccoli lavori di pulizia. Ma dei 390 Comuni siciliani solo 11 hanno aderito al patto impiegando solo 58 percettori.

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