Rapido confronto normativo rispetto all’espressa previsione da parte del Legislatore dell’obbligo di fedeltà

Rispetto ai matrimoni, l’art. 143 del CODICE CIVILE prevede quanto segue: “Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimonio  deriva  l’obbligo  reciproco  alla  fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione.

Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro  professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia”. Invece, rispetto alle unioni civili, l’art. art. 1, comma 11, della LEGGE n. 76/2016 dispone che: “Con la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione.

Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni”.