Panettone siciliano, ci mettono dentro due ingredienti da “voltastomaco” che mangi anche tu | La ricetta è assurda

Panettone - sicilianews24.it
Panettone – sicilianews24.it – Fonte: Depositphotos

In Sicilia nel panettone ci mettono due ingredienti che di certo non sono usuali. Sicuramente li mangi anche tu, ma non in questo modo. La ricetta è da perderci letteralmente la testa. 

Come si dice? Paese che vai usanza che trovi? Nulla di più vero, soprattutto quando si tratta delle tradizioni gastronomiche. Ogni regione italiana ha la propria cultura e le proprie usanze, all’interno di ogni regione poi, le città i borghi, le famiglie, hanno delle tradizioni radicate al loro interno, che sono completamente differenti da tutte le altre.

Ecco per quale motivo, succede spesso che, di uno stesso piatto si possono avere svariate preparazioni. Ovviamente tutte buonissime, ognuna in grado di unire ingredienti diversi e di abbinare sapori che danno vita a una prodotto veramente unico. Certamente poi ognuno, sceglie quella che è la sua versione preferita.

In tutto questo, non esiste una tradizione che sia meglio di un’altra, nonostante sia normale un po’ di sana rivalità. Ogni singola ricetta è frutto di un retaggio che va molto indietro nel tempo, che spesso poggia sul passato, su popoli che hanno abitato quel determinato posto per un certo lasso di tempo. Per comprendere tutto questo, occorre avere bene in mente che nulla più della cucina risente di numerose influenze, ancora oggi le giovani famiglie rimangiano le tradizioni e le fanno proprie.

Questa in particolare è la storia del panettone siciliano, completamente diverso da quello a cui si è abituati.

Le origini del panettone

Nonostante l’eterna lotta tra i suoi amanti e quelli del Pandoro, il vero dolce della tradizione natalizia è il Panettone. Secondo quello che ci dice la storia la prima ricetta di panettone risalirebbe al 1549 e fu elaborata da Cristoforo di Messisbugo, cuoco di Ferrara che indica gli ingredienti di un dolce del milanese. Ma la prima definizione ufficiale si ha nel 1606 quando si parla di Panaton, ovvero un grosso pane preparato a Natale, il termine era presente sul dizionario milanese-italiano.

Numerose le storie e le leggende che proprio intorno al panettone sono nate, tutte in grado di omaggiare un dolce che con il tempo è divenuto un vero e proprio simbolo. La ricetta tradizionale? Ovviamente quella con l’uvetta, anche se poi, sono molte le versioni che nel tempo si sono succedute. Tra di loro anche quella salata, tipica della terra siciliana.

Pankarretto - sicilianews24.it
Pankarretto – sicilianews24.it – fonte: web

Il Pankarretto siciliano, la versione salata del panettone

In Sicilia il panettone di va così, qui diventa un prodotto salato che gode anche del suo essere una vera e propria eccellenza enogastronomia del territorio. La ricetta è nata dall’incontro tra il maestro Santi Palazzolo e il birrificio artigianale Bruno Ribaldi. L’idea di mangiare un panettone salato, potrebbe far storcere il naso a molti, ma occorre provare prima di giudicare.

Un panettone completamente differente da quello a cui si è abituati, il cui nome, pankarretto, prende spunto proprio dal tipico carretto siciliano e i suoi sapori richiamano le prelibatezze che sul carretto vengono vendute. Nato a Cinisi, in provincia di Palermo, viene ormai esportato in tutto il mondo. Per l’impasto viene utilizzato il lievito madre e per la farcita, peperoni verdi e rossi, olive nere, pomodori secchi e capperi di Salina.