Palermo, la chiamano la “via dei Richuni” | Qui risiede il demonio nel misteroso ospedale sepolto, il culto leggendario

Un culto leggendario sarebbe nascosto dietro a quella che è nota da sempre come “via dei Richuni”. Una storia che solo a Palermo poteva avere luogo. 

Palermo è la una delle città più belle non solo della Sicilia, ma probabilmente dell’Italia intera. Proprio qui la storia si intreccia con racconti che si trovano nel mezzo, tra la realtà, la fantasia e la leggenda. Una città che nelle sue strade ha visto fare la storia.

Il capoluogo di provincia di questa regione è ad oggi, uno dei luoghi più affascinanti che l’opera di madre natura e dell’uomo, che hanno lavorato in maniera congiunta, hanno potuto offrire. In alcuni angoli di questa città si nascondono dei racconti che solo i siciliani doc conoscono.

Proprio qui ci sarebbe quella che un tempo veniva chiamata via della Djmonia. Il motivo? In realtà non è semplice da spiegare e per farlo, occorre prendere a piene mani dalla letteratura di questa città, che rivela segreti che non tutti conoscono.

Per spiegare questo particolare nome, quindi, citeremo Nino Basile che in un documento del 1440 parlava proprio di questa via che, già aveva preso questo nome alquanto singolare. Per chi non ci crede, ecco la storia di cui si sta parlando.

Tutto si incentra sulla concessione di un ospedale

la storia di questa via di incentrerebbe su quella che era stata la concessione da parte di un ospedale da parte di Simone Artale che era il figlio di Tristano. La via in cui l’ospedale era posto in alcuni documenti viene indicata o come Dimonia o Richuni in quanto portava al monastero e alla chieda dell’Origlione.

Il nome Djmonia poteva sì, stare ad indicare il diavolo, ma alcuni l’accostano anche a nomi di alcune antiche famiglie del posto, come gli Adenomia detti anche Ebdemonia o Timonia. Quest’ultima era una famiglia ai servizi di Enrico VI.

Una strada che ha spesso cambiato il suo aspetto

Negli anni la strada ha cambiato più volte nome, ma anche aspetto. Esattamente come, nel corso della sua storia ha cambiato proprietà la struttura che era stato donato in precedenza. La casa del Papè qui presente ha avuto tra i diversi proprietari anche Leofante, periodo in cui la strada ha preso il nome dai principi di Valdina, originari di Anversa e stabilitisi a Palermo nella prima metà del Cinquecento.

Insomma, una via assolutamente da visitare, ma sapendo che potrebbe aver di nuovo cambiato la sua immagine.