Le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Vincenzo Rosano entrano nel vivo dei processi scaturiti dalle operazioni “Adrano Libera” e “Impero” della Polizia di Stato, in cui numerosi esponenti del clan mafioso Santangelo “Taccuni” di Adrano sono imputati per associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina e marijuana), svariati reati contro il patrimonio, nonché truffa e falso in danno dell’INPS.
Contrariamente al figlio Valerio, che già diversi anni prima aveva scelto di collaborare con la giustizia, Vincenzo Rosano ha raccontato ai magistrati diversi fatti di sangue risalenti nel tempo, svelando i particolari di omicidi irrisolti avvenuti negli anni 90 nel territorio di Adrano e per i quali non erano ancora stati individuati gli autori. Le sue dichiarazioni sono al vaglio dei magistrati.
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