Food

Nocera, il vitigno autoctono del messinese presentato al Vinitaly

Nocera. Il Salone internazionale del vino rappresenta l’occasione perfetta per presentare al panorama enologico sempre più attento e cosmopolita un varietale di tradizione, di storia, di territorio: il Nocera.

Vitigno autoctono coltivato sin dall’antichità nel territorio di Furnari, un tempo diffusissimo, nei vigneti in provincia di Messina si possono trovare ceppi molto antichi anche se oggi è ridotto a pochi ettari, il Nocera è il fiore all’occhiello dell’azienda vitivinicola Cambria, che l’ha proposto in due degustazioni di sei vini.

La presentazione è stata moderata dalla wine blogger Susana Alonso al mattino, e da Umberto Gambino giornalista RAI, coordinatore regionale per la Sicilia della guida Vinibuoni d’Italia Touring, sommelier Ais e curatore dei siti Wining e TheWineReporter al pomeriggio, che insieme a Nino Cambria, General Manager della cantina e Vito Giovinco, enologo, hanno raccontato il filo rosso intenso che passa dalle bollicine di Nocera in purezza dello Spumante Metodo Classico, ai grandi rossi delle DOC di Furnari, per arrivare all’ultima e gloriosa bottiglia della cantina: il passito di Nocera in purezza, KIO.

Nocera: le origini del vitigno

Questo vitigno autoctono della provincia di Messina, legato al vino “Mamertinum” è stato celebrato sin dagli antichi Latini. Nei vigneti della provincia di Messina si possono trovare ceppi molto antichi. Il Nocera fu introdotto a metà ‘800 in Francia, nella Provenza e nel Beaujolais ove fu diffuso con i nomi di “Extrafertile Suquet” e “Barbe du Sultan” (Mas e Pulliat, 1879).

Il colore rosso rubino intenso dei vini di Nocera presenta un’inconfondibile riflesso purpureo dato dai 5 punti di colorazione in più che questo vitigno ha rispetto ai grandi rossi. L’elevato contenuto d’alcool e l’alto livello di acidità sono caratteristiche rare da trovare in un’unica bottiglia. Per questo motivo, i vini ottenuti dal Nocera sono un prodotto inimitabile e unico nel loro genere, disponibili solo in edizioni limitate.

La cantina nata nel 1864

La Cantina Cambria è nata nel 1864 a Furnari, un paesino del Nord-Est della Sicilia in Provincia di Messina. Furnari si adagia su verdi colline che godono della protezione benevola del Santuario di Tindari e di un superbo affaccio sull’incanto delle Isole Eolie. Nino Cambria (Direttore Generale), mosso da una passione sconfinata per il vino e un legame profondissimo con la propria terra, ha preso le redini dell’azienda.

“Raccontare la mia terra, le mie origini, il mio lavoro quotidiano ad una platea così interessata e interessante, è per me motivo di orgoglio – commenta Nino Cambria – L’impegno costante nel produrre vini di alta qualità e la volontà di valorizzare la tipicità del territorio da cui provengo mi spingono a organizzare incontri come questo”.

 

Redazione

Recent Posts

Sicilia, il trucchetto in cucina per distruggere l’alito pesante: l’aglio non c’entra niente | Addio cattivi odori

Ci sarebbe una ricetta che fa parte della tradizione siciliana ma che sarebbe meglio evitare…

26 minuti ago

Dichiarazione dei Redditi, ora ti scali anche il dietologo | Fisico perfetto e portafoglio pienissimo

Se commetti questo errore non ti verrà più accreditato il denaro sul tuo conto corrente.…

2 ore ago

Giochi a Padel o Calcetto? Lo Stato ti riempie di soldi: ecco il Bonus Sport 2024 | Vale solo in queste regioni

Un bonus pensato per tutti gli sportivi, da questo momento puoi avere 500 € sul…

4 ore ago

Meteo Sicilia di lunedì 29 aprile

Giornata all'insegna del tempo stabile su tutta la regione con cieli sereni o al più…

7 ore ago

Portale Agenzia delle Entrate, 83 commercialisti su 100 premono questo tasto: errore madornale | Multe a 4 zeri

Se non paghi le tasse adesso finisci nei guai, sono stati avviati nuovi controlli che…

9 ore ago

Palermo, arriva la prima sconfitta di Mignani: al Barbera vince la Reggiana*

Brutta sconfitta quella rimediata dal Palermo in casa contro la Reggiana. La squadra di Nesta…

19 ore ago