“Mi spiace, devo andare al mare” | Da oggi lo puoi dire al tuo datore di lavoro: se fa caldo hai diritto al bagno ricreativo

Bagnanti (Pexels) Sicilianews24

Per alcune categorie di lavoratori c’è la possibilità di essere esonerati dal lavoro in alcune situazioni. 

La gestione delle ferie presenta differenze significative tra il settore pubblico e quello privato, sebbene la normativa di base garantisca a tutti i lavoratori un diritto irrinunciabile a un periodo di riposo retribuito. Per legge, ogni dipendente ha diritto ad almeno quattro settimane di ferie all’anno, di cui due devono essere fruite in modo continuativo.

Nel settore pubblico, i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro prevedono spesso un numero maggiore di giorni di ferie rispetto al privato, con variazioni a seconda del comparto e dell’anzianità di servizio. La Pubblica Amministrazione ha una maggiore facoltà di imporre la fruizione delle ferie per esigenze di servizio.

Nel settore privato, invece, pur rispettando il minimo legale, il numero esatto di giorni di ferie è stabilito dai CCNL specifici di categoria, che possono anche prevedere periodi più lunghi delle quattro settimane. La pianificazione delle ferie è generalmente concordata tra datore di lavoro e dipendente, bilanciando le esigenze aziendali con quelle individuali.

Questa differenza nella gestione e nella quantità può portare a situazioni in cui i dipendenti, soprattutto nel settore pubblico, si trovino con un consistente monte ferie che non riescono a smaltire, rendendo difficile la possibilità di andare al mare in estate o di godere di periodi di riposo prolungati.

Lavori più faticosi e diritti

In Italia, per i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente faticose e pesanti, definite come “lavori usuranti”, sono previsti specifici diritti aggiuntivi, soprattutto in ambito previdenziale. Il principale beneficio è la possibilità di accedere alla pensione anticipata con requisiti agevolati rispetto all’età ordinaria di vecchiaia.

Tra gli esempi di lavori usuranti riconosciuti rientrano gli addetti a turni notturni per un numero minimo di giorni all’anno, o i conducenti di veicoli di capienza non inferiore a nove posti adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo. Questi lavoratori, se rispettano i requisiti di anzianità contributiva e il periodo di svolgimento della mansione, possono presentare domanda all’INPS per beneficiare di queste agevolazioni.

Agricoltore (Pexels) Sicilianews24

Pausa obbligatoria

Nella Regione Lazio, è in vigore un’ordinanza che tutela i lavoratori esposti a temperature elevate, introducendo la possibilità di interrompere l’attività. Fino al 31 agosto 2025, è vietato lavorare sotto esposizione prolungata al sole tra le ore 12:30 e le 16:00, nelle giornate considerate a rischio “alto” secondo le previsioni climatiche.

La misura si applica specificamente ai settori agricolo, florovivaistico ed edile, inclusi i cantieri e le cave, limitatamente alle attività svolte all’aperto. Non riguarda le pubbliche amministrazioni o i servizi di pubblica utilità, che devono comunque adottare misure organizzative per ridurre l’esposizione al caldo dei propri dipendenti.