“Chiediamo venia: purtroppo non c’è più 1€” | Questa banca è sull’orlo del baratro: clienti in malora

Banca (web) Sicilianews24

Momento difficile per l’economia mondiale e anche italiana, ne risentono ovviamente pure le banche. Cosa è successo. 

Una banca opera come un intermediario finanziario cruciale, il cui core business consiste nel raccogliere denaro dai depositanti e prestarlo a individui o imprese. Questo processo è chiamato intermediazione creditizia. Le banche offrono una vasta gamma di servizi, dai conti correnti ai mutui, dai prestiti personali agli investimenti.

Il principale modo in cui le banche “incassano” denaro è attraverso gli interessi attivi sui prestiti che concedono. La differenza tra il tasso di interesse applicato sui prestiti e il tasso di interesse pagato sui depositi costituisce il loro margine di profitto, noto come “spread bancario”.

Per evitare il fallimento, le banche adottano una serie di strategie e sono soggette a rigide regolamentazioni. Devono mantenere un coefficiente di capitale adeguato, ovvero una percentuale minima di capitale proprio rispetto alle attività ponderate per il rischio, per assorbire eventuali perdite. Questo garantisce una solida base finanziaria.

Inoltre, le banche implementano sistemi di gestione del rischio per valutare la solvibilità dei debitori e diversificare il portafoglio prestiti, evitando eccessive concentrazioni. La vigilanza costante da parte delle banche centrali e delle autorità di regolamentazione, contribuisce a mantenere la stabilità.

Quando una banca fallisce

Quando una banca fallisce, i correntisti rischiano di perdere i propri depositi, ma in Italia e nell’Eurozona sono tutelati da un meccanismo di garanzia. Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi o il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo assicurano i risparmi fino a 100.000 euro per depositante e per banca.

Questa garanzia copre non solo i conti correnti, ma anche i conti di deposito, i certificati di deposito nominativi e gli assegni circolari. Superata la soglia dei 100.000 euro, il rischio per il correntista aumenta significativamente, poiché l’eventuale rimborso dipenderà dalla liquidazione.

Soldi (Pixabay) Sicilianews24

Situazione difficile per alcune banche: queste chiudono il contratto di lavoro

Il settore bancario è attualmente segnato da una profonda riorganizzazione, con un impatto significativo anche sulle banche italiane. Colossi finanziari globali come Goldman Sachs, JPMorgan e Morgan Stanley hanno già annunciato o attuato importanti tagli al personale, in un’ottica di riduzione dei costi. Arrivate decine di notifiche di licenziamento con chiusure del contratto di lavoro relativo. Questa tendenza al ridimensionamento sta innescando un’ondata di licenziamenti che attraversa il settore.

La notizia di questi tagli massicci genera preoccupazione tra i clienti, che potrebbero percepire tali decisioni come un segnale di instabilità o difficoltà per gli istituti di credito. Sebbene queste mosse siano spesso dettate da strategie di efficientamento e dalla crescente digitalizzazione del settore, la fiducia del pubblico può essere scossa.