Mafia – Carini. Estorsione: assolto Passalacqua, condannati Failla e Lo Duca

Il Gup di Palermo Sergio Ziino ha condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione ciascuno due presunti appartenenti al clan di Carini, Vito Failla, di 46 anni, e Giacomo Lo Duca, alias “forchetta…

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di redazione

Il Gup di Palermo Sergio Ziino ha condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione ciascuno due presunti appartenenti al clan di Carini, Vito Failla, di 46 anni, e Giacomo Lo Duca, alias “forchetta”, di 59, anni per estorsione aggravata, ed a nove mesi (pena sospesa) un imprenditore della stessa zona, Giuseppe Di Maria, nipote dei fratelli mafiosi Graziano, che non avrebbe denunciato l’imposizione del pizzo. Con la stessa sentenza e’ stato invece assolto il presunto boss di Carini, Calogero “Battistuni” Passalacqua, classe 1931. Ai tre il pm Gaetano Paci contestava non solo l’estorsione consumata ai danni di Di Maria, ma anche un tentativo di estorsione ai danni della “Prime Iniziative Meditour” di Carini, che sarebbe avvenuto nel 2009. La ditta di proprietà di Andrea Impastato, ritenuto vicino al boss Bernardo Provenzano e finito in manette nel maggio dello scorso anno con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per avere ‘gestito affari e imprese nell’interesse dei vertici di Cosa nostra’. Nonostante le dichiarazioni rese dal titolare, tuttavia, il giudice ha deciso di assolvere i tre imputati, Lo Duca, Failla e Passalacqua da questo capo d’imputazione. Inoltre, per Failla e Lo Duca, il Gup ha escluso l’aggravante dell’appartenenza a Cosa nostra per l’estorsione consumata, ritenendo fondata solo quella dell’aver usato il metodo mafioso per taglieggiare l’imprenditore Giuseppe Di Maria. Calogero Passalacqua, Vito Failla e Giacomo Lo Duca sono finiti in manette nel novembre del 2011 nell’ambito dell’operazione ‘Grande Padrino’ che ha decapitato la cosca di Carini con 21 arresti. Tutti fermati -avevano dichiarato gli investigatori- ad un passo da una nuova guerra di mafia per la spartizione degli affari nella cittadina normanna. A Passalacqua, 81 anni, il 4 febbraio scorso sono stati concessi i domiciliari per motivi di salute