Liceo linguistico Palermo a rischio
PALERMO, 18 LUG – A rischio la sorte di 1800 alunni
e 200 docenti dell’Istituto provinciale linguistico Ninni
Cassara’, che senza i soldi della Regione rischia la chiusura.
Si tratta dell’unico liceo …
PALERMO, 18 LUG – A rischio la sorte di 1800 alunni
e 200 docenti dell’Istituto provinciale linguistico Ninni
Cassara’, che senza i soldi della Regione rischia la chiusura.
Si tratta dell’unico liceo linguistico pubblico con 5 sedi tra
Palermo, Cefalu’, Terrasini e Alimena. I problemi nascono dal
mancato passaggio allo Stato dell’Istituto, deliberato lo scorso
febbraio dalla giunta provinciale ma mai ratificato dal
consiglio. Il personale docente lancia l’allarme e chiede aiuto
al presidente della Regione.

L’Istituto Provinciale Culture e Lingue Cassarà oltre a essere pubblico è a tutti gli effetti Liceo linguistico perché la sua offerta formativa è aggiornato ala riforma Gelmini che prevede 3 lingue estere bilanciate per ore, tra cui il tedesco. Nella città di Palermo ci sono Licei psico-pedagocic i) che hanno una sezione linguistica la cui offerta formativa NON è quella del Liceo Linguistico, mentre l’unico Liceo privato parificato ha un’offerta formativa con 2 lingue estere+1 dal terzo anno (sbianciate nel numero di ore) + il greco. Questa è la ragione per cui 1800 famiglie hanno scelto il Cassarà ed secondo me la prima ragione per cui questa vicenda deve essere chiusa con il passaggio definitivo allo Stato, ovviamente garantendo l’occupazione quanto meno del personale di ruolo. Aver chiuso le provincie senza aver prima completato l’iter procedurale per la statalizzazione è stato una pessima mossa. La soluzione in realtà è a portata di mano, non credo sia necessario spiegare al Governatore Crocetta che qualunque procedura amministrativa degli Enti locali torna in capo al più alto in grado dell’Ente locale di grado più elevato nell’ambito della gerarchia amministrativa, cioè al Presidente della Regione, dunque a mio parere il Governatore Crocetta dovrebbe assumere il controllo della procedura di trasferimento del Cassarà al MiUR, procedura già avviata dall’ultimo Presidente della Provincia regionale di Palermo ma non completata per la mancata ratifica del Consiglio provinciale, che prima non l’ha ratificata per ragione politiche e successivamente – cioè ora – non può ratificarla perché non esiste più. Il MiUR ovvero la Direzione Regionale per la Sicilia aveva già predisposto tra fine 2012 e inizio 2013 un piano per il trasferimento delle competenze e un programma di assunzioni dei personale per coprire tutti i posti vacanti, il personale di ruolo sarebbe stato pagato dalla Provincia e i posti vacanti (la metà circa) sarebbero stati coperti dallo Stato con personale assunto a tempo indeterminato. Dunque la Regione avrebbe pagato nel caso peggiore, circa la metà di quanto pagava prima con la partita di giro alla Provincia, ma se lo Stato assumesse tutto il personale la Regione non pagherebbe nulla … non so se i lavoratori sarebbero d’accordo perché lo stipendio statale è inferiore ma a questo punto mi sembra il male minore. Mi chiedo e le chiedo se il Governatore Crocetta è informato di ciò.