Lampedusa, fermato scafista egiziano: un migrante morto e un disperso

La Polizia di Stato, insieme alla Guardia di Finanza e alla Guardia Costiera, ha eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento nei confronti di un cittadino egiziano. L’uomo è ritenuto responsabile della morte di un migrante e della messa in pericolo della vita di altri 50 migranti, trasportati illegalmente dall’inizio della traversata dalla Libia verso l’Italia.

Secondo le indagini, l’imbarcazione in legno utilizzata era di modeste dimensioni, in precarie condizioni di galleggiabilità e inadatta a una traversata così lunga, esponendo tutti i passeggeri a serio rischio per la vita e l’incolumità. Durante il viaggio, un migrante è morto per asfissia all’interno della stiva, mentre un altro è finito in mare ed è attualmente disperso.

Le attività investigative, condotte dalla Squadra Mobile di Agrigento, dal Servizio Centrale Operativo, dalla SISCO di Palermo, dalla Guardia di Finanza – Sezione Operativa Navale di Lampedusa e dalla Guardia Costiera, hanno ricostruito il ruolo dello scafista. L’indagato, già a bordo dell’imbarcazione al momento dell’imbarco dei migranti lungo le coste libiche, ha guidato il viaggio e collaborato con altri due soggetti non identificati nella gestione dei passeggeri. Le manovre imprudenti e azzardate dell’indagato hanno aggravato il pericolo, soprattutto con il peggioramento delle condizioni meteo-marine, provocando l’arresto del motore e la caduta in mare di alcuni migranti.

Il fermato è stato condotto in carcere ad Agrigento. Le indagini sono ancora in corso e le responsabilità penali dell’indagato saranno accertate in contraddittorio in sede di giudizio.