JTI, la filiera italiana del tabacco al centro della strategia

MILANO (ITALPRESS) – “Il mio sogno è contribuire al cambiamento culturale sulla sostenibilità ambientale”. Così Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.Fronteddu ha parlato della sua azienda, una multinazionale operante nel settore del tabacco: “il terzo gruppo a livello mondiale e in Italia ricopriamo la seconda posizione”. Il tabacco utilizzato proviene “prevalentemente dalla filiera italiana”. “Recentemente – ha aggiunto – abbiamo siglato un accordo di tre anni proprio per acquistare dalla filiera tabacchicola italiana. Una regione a noi molto cara è l’Umbria, da cui gran parte del tabacco proviene”. Secondo Fronteddu “per il gruppo l’Italia è un mercato rilevante, gli investimenti sono importanti e continueranno a esserlo”, come dimostra la scelta proprio del mercato italiano per il debutto in Europa di Ploom X, il nuovo dispositivo a tabacco riscaldato di JTI.Il consumatore a cui il gruppo vuole rivolgersi è “sensibile all’innovazione, alla tecnologia e al design, un consumatore moderno. L’idea – ha spiegato il manager – è investire in un prodotto che soddisfi dal punto di vista organolettico ma anche dal punto di vista della percezione della bellezza”.Anche quando si parla di innovazione si pensa al consumatore. “A volte l’innovazione – ha affermato Fronteddu – è più la voglia di imporre qualcosa al consumatore. Il nostro prodotto, invece, deriva più dal cercare di ascoltare e andare incontro alle sue esigenze”.Pensare anche alla sostenibilità oggi è fondamentale. “Decliniamo la sostenibilità in quattro pilastri: quella legale, quella ambientale, quella sociale e quella economica”, ha spiegato Fronteddu. Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, “abbiamo una lunga storia di investimento nelle comunità in cui operiamo”, ha sottolineato. Per quel che concerne, invece, la sostenibilità ambientale, JTI Italia ha promosso con Save The Planet Onlus la campagna contro l’abbandono dei piccoli rifiuti #IoLaButtoLì. “Abbiamo iniziato tre anni fa – ha spiegato – e abbiamo creato un report per misurare gli indici di sostenibilità delle città in Italia, poi è partito un altro progetto per aumentare questo indice di sostenibilità e abbiamo anche unito una campagna contro l’abbandono dei piccoli rifiuti, come la bottiglietta di plastica e i mozziconi di sigaretta. Una campagna totalmente online – ha continuato – con un tono un pò diverso, per cercare di essere meno prescrittivi e creare meno senso di colpa ma facendo in qualche modo ragionare il consumatore con il sorriso”.Per il manager c’è stato “un bel riscontro”. “Abbiamo raggiunto quasi dieci milioni di contatti – ha evidenziato Fronteddu – e contiamo di aumentarli perchè la sostenibilità ambientale è anche un cambiamento culturale più che semplicemente un investimento”.Per il futuro le sfide “sono tantissime”. Tra queste anche “continuare a valorizzare gli investimenti in Italia con la creazione di posti di lavoro e – ha concluso – la valorizzazione della filiera agricola”.


– foto Italpress –