ITA “abbandona” Almaviva, sempre più a rischio 570 posti di lavoro

ITA, la nuova compagnia aerea di bandiera italiana che prenderà il posto di Alitalia, il 26 agosto avvierà le vendite dei biglietti per i propri voli a partire dal 15 ottobre.

Ma la compagnai ha deciso di affidarsi alla società Covisian quale fornitore del servizio di gestione dell’assistenza clienti lasciando “a terra” Almaviva: sono sempre più a rischio così i posti di lavoro dei 570 dipendenti del call center che gestiva le prenotazioni per Alitalia.

Ita, sin una nota precisa: “‘area del Customer Center un elemento fondamentale nella relazione con il cliente per la quale è importante assicurare la massima efficienza e sostenibilità. Per questo motivo, nella scelta del fornitore, si è tenuto conto della necessità di erogare tale servizio dall’Italia e della flessibilità nel gestire la curva dei volumi di telefonate in funzione delle esigenze della compagnia da questa fase iniziale di transizione alla fase di piena operatività, il tutto offrendo soluzioni digitali e innovative”.

“Nell’attesa che la società aggiudicataria avvii il servizio – prosegue la nota – si aprirà un breve periodo di interim durante il quale tale attività verrà svolta per conto di Ita da personale di Alitalia in Amministrazione Straordinaria” conclude.

Le reazioni

“Stupisce che Ita, nei comunicati ufficiali per annunciare oggi pomeriggio il nuovo fornitore del servizio per la gestione dell’assistenza clienti, non abbia fatto cenno alle salvaguardie occupazionali previste dalla nostra legislazione”.

Dichiarano il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano. 

“Siamo desiderosi di capire se la professionalità finora garantita dalle centinaia di lavoratrici e lavoratori Almaviva di Palermo venga contrapposta a quella del personale di Alitalia in amministrazione straordinaria. Chiediamo al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di prendere in mano questa grave e delicatissima situazione e gli chiediamo che sia prioritariamente esercitata la clausola di salvaguardia occupazionale” concludono.

Intervengono anche i consiglieri comunali della Lega, Marianna Caronia e Igor Gela: “Per la nuova compagnia ITA è un pessimo inizio, a maggior ragione se si pensa che nasce grazie ai fondi stanziati dallo Stato. Non è pensabile che il primo passo della nuova società sia quello di costringere alla disoccupazione 500 lavoratori e lavoratrici palermitani. Per questo chiediamo che il Governo nazionale e quello regionale si attivino subito per l’applicazione delle clausole sociali, previste da una legge nazionale nata proprio a seguito di situazioni analoghe che hanno coinvolto il settore dei call center”.

“Pensare di licenziare 500 persone in questo momento storico è pura follia: se Ita, la nuova compagnia area sorta sulle ceneri di Alitalia, intende fare quadrare i conti sulla pelle dei lavoratori di Almaviva, facendo macelleria sociale, sbaglia di grosso. Abbiamo chiesto al governo nazionale di attivarsi immediatamente perché sia
scongiurato questo pericolo che sarebbe fatale per Palermo”. Lo ha detto il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo Dario