TRAPANI, 16 LUG – “Il quadro non cambia”. Così si è espresso il procuratore capo di Trapani, Marcello Viola, a conclusione dell’interrogatorio del padre del piccolo Lorenz, il bambino di 5 anni che sarebbe stato ucciso dalla madre con una massiccia somministrazione di antidepressivi. L’uomo, rientrato ieri sera dalla Germania, dove lavora da due anni come pizzaiolo, dopo la separazione con la presunta omicida, non avrebbe fornito elementi utili alle indagini. Nel pomeriggio, alle 16.30, è in programma l’autopsia sul corpicino della vittima, mentre per domani, davanti al gip, è fissata l’udienza di convalida del fermo.
La Procura intanto manifesta “irritazione” per alcune fughe di notizie che sarebbero dovute rimanere segrete, come la scoperta, nell’appartamento della via Amendola di Alcamo, dove si è consumata la tragedia, di un bambolotto infilzato con degli spilli. La donna, in attesa della convalida del fermo, continua intanto a rimanere in regime di isolamento in una cella del carcere “San Giuliano” di Trapani. La Procura – le indagini condotte dalla polizia, sono dirette dal procuratore Viola e seguite dal sostituto Sara Morri – rimane ferma nel sostenere che si sarebbe trattato di un omicidio volontario.
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