INPS, svolta epocale sul cedolino: ora la quattordicesima diventa obbligatoria | Te la devono pagare in ogni caso
Quattordicesima finalmente obbligatoria, la novità che fa impazzire tutti.
Circa tre milioni di lavoratori sono stati coinvolti nel rinnovo del contratto dei settori terziario, servizi e distribuzione. Questa novità consentirà loro di guadagnare di più grazie ad alcune modifiche che, mai come oggi, vanno ad alleggerire i pensieri e a rasserenare i cittadini: a fronte dei rincari odierni, guadagnare di più permette di affrontarli con più lucidità.
Da maggio ad agosto, le persone che hanno questo tipo di contratto dovranno aspettarsi un aumento della busta paga: il rinnovo, infatti, non favorirà solo l’incremento dello stipendio ma assicura anche una tantum che verrà pagato a luglio, oltre alla quattordicesima.
Per questi lavoratori, così come per tutti i cittadini, sta poi per arrivare il momento della dichiarazione dei redditi, quindi i rimborsi riferiti all’IRPEF e alle spese che si possono detrarre, che favoriscono un altro risparmio e altri soldi che entrano in tasca. Ecco però quali sono gli aumenti riferiti alla quattordicesima.
Arriva la quattordicesima, che sollievo
A partire dal mese in corso, quindi dagli stipendi che verranno pagati a inizio maggio, le persone che hanno il Ccn Terziario, Distribuzione e Servizi di Confesercenti e Confcommercio vedranno entrare in azione la seconda tranche dell’aumento dopo la prima, arrivata l’aprile scorso. Tale aumento va da un minimo di 55,48 euro per gli operatori di vendita di seconda categoria fino a un massimo di 121.54 euro per chi si trova al livello Quadro. Si tratta di un aumento mensile, per cui si vedrà non solo ad aprile ma anche in tutte le successive buste paga.
Entro il 1° luglio 2024, inoltre, i datori di lavoro che applicano questo contratto dovranno dare ai propri dipendenti anche la quattordicesima. Il suo importo consiste in una vera e propria mensilità che, per quanto riguarda la cifra, è aggiornata al 30 giugno immediatamente precedente. Chi è assunto da meno di 12 mesi, invece, ne percepisce una somma parziale.
Indennità una tantum di luglio
Nel cedolino di luglio, i dipendenti con questo contratto percepiranno anche un’indennità una tantum che dipende dal livello contrattuale. Si va quindi dai 138,69 euro degli operatori di vendita di II categoria fino ai 303,81 euro di chi ha il livello Quadro.
Infine c’è il rimborso Irpef, pensato per chiunque abbia maturato un credito d’imposta: per riceverlo si deve inviare il modello 730 con sostituto d’imposta entro il 29 giugno, se lo si vuole ricevere nella busta paga di luglio.