INPS ha deciso: dopo quest’età non paghi più IMU, TARI E BOLLO AUTO | Riceviamo la grazia dallo Stato

Pensionati (Pixabay) Sicilianews24

Dopo un certo periodo di tempo esiste la possibilità di non dovere più pagare alcune tasse. Tutto quello che c’è da sapere. 

L’IMU (Imposta Municipale Unica) è una tassa di natura patrimoniale che grava sul possesso di immobili. Dal 2014, non si paga sull’abitazione principale (a meno che non sia classificata come di lusso), ma è dovuta per le seconde case, gli immobili come negozi, uffici e i terreni edificabili.

La TARI (Tassa sui Rifiuti) è un tributo comunale destinato a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. È dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. L’importo della TARI è calcolato considerando una quota fissa e una quota variabile.

Il bollo auto, o tassa automobilistica, è una tassa annuale obbligatoria per tutti i proprietari di veicoli a motore immatricolati. Non è una tassa sulla circolazione, ma sul possesso del veicolo. Il suo importo dipende principalmente dalla potenza del motore e dalla classe ambientale.

Le aliquote specifiche del bollo auto sono stabilite dalle singole Regioni, il che significa che il costo può variare leggermente a parità di veicolo a seconda della regione di residenza del proprietario.

Esonerati dal pagamento

Molti contribuenti possono beneficiare di esenzioni dal pagamento di IMU, TARI e bollo auto, anche se le regole variano per ciascuna imposta. Per l’IMU, non si paga sull’abitazione principale e sono esenti anche i fabbricati rurali strumentali, gli immobili di proprietà di enti del terzo settore e quelli inagibili o inabitabili.

Per quanto riguarda il bollo auto, le esenzioni sono spesso legate alla Legge 104 per le persone con disabilità. Sono esenti anche i veicoli elettrici e ibridi e i veicoli storici. La TARI ha meno esenzioni generalizzate rispetto all’IMU, ma alcuni Comuni possono prevedere agevolazioni o riduzioni per specifiche categorie di utenti o situazioni di disagio.

Anziani (Pixabay) Sicilianews24

Dopo alcuni anni non si deve più pagare

La prescrizione dei tributi locali come IMU e TARI, nonché del bollo auto, segue termini specifici. Per l’IMU e la TARI il termine di prescrizione è di cinque anni. Ciò significa che, se il Comune o l’ente di riscossione non inviano un atto interruttivo entro cinque anni dalla data in cui il tributo era dovuto, il debito si estingue e non può più essere richiesto al contribuente.

Il bollo auto, invece, ha un termine di prescrizione più breve, pari a tre anni. Questo periodo decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento doveva essere effettuato. Anche in questo caso, come per IMU e TARI, la prescrizione può essere interrotta da qualsiasi atto formale di richiesta di pagamento da parte dell’amministrazione.