Governo, World Tourism Expo: il comunicato stampa

Roma,

18 Luglio 2012

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di redazione

Roma,

18 Luglio 2012

Si è svolta questa mattina, presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi, la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del World Tourism Expo – Unesco che si terrà ad Assisi dal 21 al 23 settembre.Sono intervenuti il Ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi, il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, il Sindaco di Assisi e Presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, Claudio Ricci e l’organizzatore dell’evento WTE, Marco Citerbo.Il Ministro Gnudi, intervenendo ha detto: «Siamo il Paese al mondo che ha più siti tutelati dall’Unesco. Il turismo deve essere una delle strade da percorrere per portare fuori il Paese dalla crisi. Lo dobbiamo sfruttare meglio e in modo più organico, facendo sistema e diffondendo gli arrivi su tutto il territorio nazionale. Abbiamo tanti tesori, spesso nascosti ma non per questo minori. La Borsa del turismo di Assisi avrà lo scopo di far conoscere questa Italia meno conosciuta. A livello governativo, stiamo elaborando il primo Piano strategico di rilancio del turismo, di concerto con le Regioni, le imprese e gli operatori del settore. La sfida del turismo globale si vince solo uniti».«Il turismo è un settore cruciale per l’economia italiana e per le strategie di crescita». Lo ha detto il ministro Clini. «Valorizzazione delle eccellenze, cultura, paesaggio, ambiente e dieta mediterranea sono le variabili fondamentali per il rilancio del turismo. Investire nel patrimonio culturale e ambientale serve alla crescita dell’economia e per il nostro sviluppo».Il Sindaco di Assisi e Presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, Claudio Ricci, intervenendo ha sottolineato che «il WTE Salone Mondiale del Turismo nei Siti UNESCO farà incontare circa 100 Siti UNESCO mondiali a circa 150 tour operator internazionali. L’obiettivo che ci poniamo è di promuovere il “turismo lento delle esperienze e dei valori materiali e immateriali” secondo la logica per cui promuovendo i siti Unesco, il marchio culturale più importante a livello internazionale, si promuovono anche i beni culturali “minori” e, in generale, l’intero paese Italia in chiave culturale e turistica».