Giurgiulena, è il nome siciliano di un dolce natalizio amato in tutta Italia I Ti sorprenderà scoprirlo

Giurgiulena, il nome siciliano di un dolce natalizio in realtà amatissimo in tutta Italia ma spesso con un altro nome.

In questo periodo, in cui le tavole si ogni casa sono state sontuosamente imbandite, nonostante la crisi e i rincari che imperversano nel nostro Paese, sono stati presenti moltissimi dolci. Al di là del pandoro e panettone, che possono anche godere di tantissime farce e che possiamo acquistare al supermercato, ce ne sono tanti altri che le nonne amano fare nelle loro cucine.

Per la maggioranza sono tipici di una regione o zona d’Italia o di una città. Assaggiandoli con calma si può assaporare dunque profumo, sapore e cultura di un popolo. Difatti dietro a ogni piatto, non solo dolce, c’è sempre qualche cosa di avventuroso da scoprire. E capite che pure uno che possiede un nome colorito in una regione sia qualche cosa di conosciuto pure in altre zone ma sotto un altro.

Insomma, la sostanza non cambia. Quello che cui parliamo oggi è meraviglioso ed è a base di semi di sesamo, miele e mandorle tostate. Non manca nemmeno il delizioso aroma di arancia, limone o mandarini. Dunque possiamo dire, e pure a buona ragione, che possiede tutti i profumi dell’amata Regione Sicilia.

Giurgiulena, un nome poco noto

La Giurgiulena era inizialmente preparato e gustato solo durante le festività natalizie, ma anche in occasione dei Santi e per ricordare i morti. Ora pare che sia sempre preparata in tutti i periodi dell’anno, persino in versione snack, dal momento che è il top per una merenda e/o per uno spuntino sano e genuino.

Tuttavia è anche abbastanza calorica ed energetica e perciò adatta anche a chi fa sport o un lavoro di fatica. E ora una nota di colore, che non gusta mai. È tra l’altro stato anche uno dei dolci siciliani più amati in assoluto dal compianto scrittore siculo Andrea Camilleri, padre del Commissario Montalbano.

Famosissima anche in un’altra regione

Tuttavia questo dolce ha origini non solo siciliane ma saracene e non è conosciuto sono nella Trinacaria, ma anche in Calabria. Il suo nome deriva alla parola araba giulgian, e indica l’ingrediente principale per la sua preparazione, che sono i semi di sesamo. Quest’ ultimi, uniti magicamente a zucchero e miele, si trasformano tramite la cottura, che è una fase molto delicata, in un croccante.

Il suo sapore di nocciola  è la fine del mondo. Esiste anche una variante in Sicilia chiamata Cubaita, che prevede l’aggiunta di mandorle al sesamo ma può anche essere preparata con mandorle e pistacchi, molto sfruttati nel nostro Paese non solo per piatti dolci, ma in verità pure salati. Insomma, una delizia sempre e comunque anche con le sue varianti, al di là del nome.