Giovane mamma uccisa a Siracusa: confessa il compagno

Giovane mamma uccisa a Siracusa. Il compagno della donna, Paolo Cugno si trova in stato di fermo presso la caserma dei carabinieri della Compagnia di Noto dopo aver confessato l’uccisione della compagna Laura Petrolito. La confessione sarebbe arrivata nella notte, dopo un lungo interrogatorio, nel corso del quale avrebbe anche indicato alle forze dell’ordine il luogo dove avrebbe nascosto l’arma del delitto.

Al termine dell’interrogatorio Cugno sarebbe stato trasferito in carcere, con l’accusa di omicidio. Secondo una prima ricostruzione, il delitto sarebbe avvenuto nella serata di sabato 17 marzo.

Cugno avrebbe inferto diverse coltellate al collo e al petto della donna, ferendola mortalmente per poi gettare il corpo in un pozzo. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto in seguito alla denuncia di scomparsa fatta dal padre della vittima dopo che non ha visto nessuno dei due rincasare.

Giovane mamma uccisa a Siracusa: il corpo ritrovato domenica mattina dentro un pozzo

Sono stati i carabinieri a fare l’amara scoperta domenica mattina, mentre stavano battendo la zona. Secondo una prima ricostruzione, Laura e il compagno sarebbero usciti per una passeggiata sabato pomeriggio, lasciando la loro bimba di 8 mesi con il nonno materno. Ancora da stabilire la dinamica precisa, sembrerebbe dai primi accertamenti del medico legale, che la donna sia stata uccisa con almeno 6 coltellata, e poi gettata in un pozzo.

Il corpo tuttavia è rimasto intrappolato tra delle lamiere,evitando che il cadavere finisse sul fondo. Alcuni segni sul corpo dimostrerebbero che l’assassino avrebbe infatti cercato di spingerlo in fondo, preoccupandosi alla fine soltanto di chiudere la botola di superficie del pozzo.

Non è ancora chiaro se la donna sia stata uccisa nello stesso luogo del ritrovamento del cadavere, o altrove. Sono infatti in corso ulteriori indagini, attraverso le quali i carabinieri cercano di ricostruire la vita della ragazza, e soprattutto il suo rapporto con Cugno, che secondo i racconti di parenti, come la zia della ragazza, i due avevano problemi da tempo, e già in passato l’uomo aveva picchiato la donna, la quale però non aveva sporto denuncia. Laura, 20 anni e una vita segnata dall’abbandono della madre all’età di 3 anni, cresciuta con il padre e l’aiuto dei servizi sociali, lascia due figli in tenera età.