È la prima banca in Italia per numero di clienti | Ma ha appano fatto crack: impossibile accedere ai risparmi

L’essere la prima banca d’Italia non l’ha salvata da crack, per i correntisti accedere ai risparmi è pressapoco impossibile. 

I rapporti tra la popolazione e le banche non è che siano dei migliori. In effetti sono ormai anni che non si fa altro che sentir parlare della pericolosità di lasciare i propri risparmi proprio in banca. Non sono pochi i cittadini che hanno pensato che potesse essere il momento di mettere i propri risparmi sotto al mattone, ma non sembra poi, essere così sicuro.

Eppure ci sono banche che sono in grado di offrire di se un aspetto estremamente affidabile, insomma, banche che ormai da anni sono presenti sul palcoscenico economico italiano.

Nonostante le notizie di alcuni gruppi bancari sull’orlo del fallimento, ci sono altrettante notizie che ci dicono che, invece, alcuni istituti sono ancora molto stabili e che, anche se hanno alzato il costo di gestione di un qualunque conto corrente, hanno anche aumentato il rendimento dei conti deposito.

In un clima che resta incerto, c’è una banca che nelle ultime ore ha   non poche preoccupazioni da parte dei correntisti. Cosa sta succedendo ad una delle banche ai primi posti in Italia?

Unicredit cosa stai combinando?

Unicredit è una delle banche in cima alle preferenze degli italiani, al primo posto in termini di rendimento, di affidabilità e di solidità. Ma nelle ultimissime ore ha fatto non poco preoccupare i suoi correntisti che, hanno dovuto subire un blocco preventivo riservato a tutti coloro che da più di un anno non utilizzano il proprio conto corrente. Si tratta di una forma di protezione per i correntisti che si sono preoccupati.

Un semplice messaggio che comunica ai correntisti che il conto è stato chiuso. Una pratica che non può essere contestata in quanto risulta essere regolare, in quanto previsto dal regolamento bancario.

Il sito in crash

Nessun timore per tutti i correntisti Unicredit. Ciò di cui si sta parlando si riferisce alla filiale di UniCredit in Bulgaria. Sembra che le comunicazioni che arrivano ai correntisti, del conto corrente chiuso, non fossero reali. Infatti recandosi in banca si scopriva poi che il conto era regolarmente attivo.

Quello che era successo era che il conto corrente era andato letteralmente in crash. Tutto risolto con qualche intervento tecnico.