Dati Svimez sul Mezzogiorno, cresce divario ed è crisi occupazionale

Dati Svimez sul Mezzogiorno. Illustrati ieri mattina i dati sullo stato dell’economia e dei servizi nel Mezzogiorno, illustrati presso la Camera dei Deputati dal direttore Svimez, Luca Bianchi.

“I dati del rapporto Svimez pubblicato oggi evidenziano, ancora una volta, quello che ripeto da anni: per tornare a far crescere il Sud servono investimenti produttivi, non misure come il reddito di cittadinanza, che – come sottolinea lo studio dell’Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno – sta allontanando dal mercato del lavoro anziché richiamare persone in cerca di occupazione. Se in Italia ci sono ormai solo quattro Regioni dove il tasso di natalità è positivo, e si trovano tutte al Nord, significa che le politiche messe in campo dal governo nazionale sono sbagliate” commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Dati Svimez sul Mezzogiorno, la fuga dei giovani

“Le persone fuggono da un territorio quando non vedono prospettive e il rapporto Svimez sottolinea come, rispetto alla media europea, a 15 paesi (posta uguale a 100), la dotazione di autostrade del Mezzogiorno è passata dal 1990 al 2015 da 105,2 a 80,7 nel 2015. Le infrastrutture servono per lo sviluppo, ma questi numeri evidenziano come il Sud sia uscito dalle priorità degli esecutivi nazionali. Il mio governo sta facendo l’impossibile e i risultati si cominciano a vedere, a partire dal pil che lo scorso anno ha ricominciato a crescere, mettendo a segno un incremento dello 0,5%, dopo il -0,3% del 2017. Così come ci conforta il dato che rileva la riduzione del tasso di emigrazione ospedaliera dalla Sicilia”.

Ma le risposte che Roma deve dare a questi problemi tardano ad arrivare, visto che la legge di bilancio appena presentata, che ha al suo interno un intero pacchetto di misure destinate al Sud, in pratica destinerà alla Sicilia nel 2020 risorse aggiuntive per poco più di 35 milioni, mentre per la proroga del credito d’imposta per gli investimenti delle imprese che operano in tutto il Mezzogiorno, e sottolineo in tutto il Mezzogiorno, si mettono a disposizione soli 674 milioni.

Per questo dico che è arrivato il momento che il presidente del Consiglio convochi un tavolo per il Sud, dove tutte le Regioni siano chiamate a confrontarsi con il Governo nazionale per analizzare la situazione e mettere in campo politiche adeguate alle necessità del meridione, comprese procedure celeri per velocizzare la spesa pubblica. Ormai è chiaro: quella che stiamo vivendo è una vera e propria emergenza nazionale, che se non verrà affrontata con la dovuta serietà rischia di travolgere l’intera Nazione” conclude Musumeci.

Preoccupazione anche da AnciSicilia

“I dati  sul Mezzogiorno che emergono dal rapporto annuale dello Svimez confermano un divario crescente e testimoniano il fallimento delle politiche di coesione fin qui messe  in campo”. Dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia.

“Dinnanzi a tale situazione drammatica, che incide prima ancora che sull’economia sulla durata e sulla qualità della vita– continuano Orlando e Alvano –  bisogna evitare il concreto rischio che la reazione della classe politica sia quella dell’assuefazione”.

“Ribadiamo con forza  che per creare sviluppo– conclude il presidente Orlando – occorre intervenire con misure ordinarie sul fronte delle infrastrutture e della semplificazione amministrativa e con misure straordinarie sul piano degli incentivi fiscali. Occorre incidere anche sul piano normativo a partire dalla regolamentazione in materia di enti locali, diversificando le scelte in materia finanziaria e di organizzazione a partire dalle modalità di attuazione del federalismo fiscale”.

“Per invertire questa tendenza, ormai consolidata –   continua il presidente Orlando – rivolgiamo   una forte sollecitazione al neo Ministro per il Sud e  la Coesione  territoriale  ad intervenire  ponendo una maggiore  attenzione alle amministrazioni  comunali che sono i veri soggetti di coesione territoriale”.