Cucina italiana nel Patrimonio Immateriale UNESCO, CNA: “Traguardo storico”

Da sinistra Filippo Scivoli e Piero Giglione

La CNA Sicilia esprime “immenso orgoglio e legittima soddisfazione” per il prestigioso riconoscimento dell’UNESCO che ha ufficialmente iscritto la cucina italiana nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Si tratta della prima tradizione culinaria al mondo a ottenere questo status, un risultato storico che per la Sicilia assume un significato ancora più profondo.

Secondo la Confederazione, infatti, l’iscrizione valorizza non solo l’identità gastronomica nazionale, ma anche il ruolo centrale che la Sicilia ricopre all’interno del mosaico agroalimentare italiano. Un patrimonio fatto di nutrienti diversità territoriali, tradizioni secolari e un tessuto produttivo composto da migliaia di imprese artigiane, agricole e di trasformazione che ogni giorno custodiscono e tramandano saperi e metodi autentici.

Un riconoscimento sostenuto e promosso dalla CNA Sicilia

Il risultato giunge in un momento in cui la CNA Sicilia ha fortemente rilanciato il valore strategico del comparto agroalimentare regionale, come sottolineato durante l’ultima edizione del Taormina Food Expo 2025. L’evento, svoltosi lo scorso novembre, ha visto la partecipazione del Presidente nazionale di CNA, Dario Costantini, e del Senatore Giorgio Salvitti, consigliere del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

In quell’occasione l’Organizzazione aveva ribadito come la forza della cucina italiana risieda nella sua filiera di qualità, nella stagionalità, nel legame con il territorio e nell’integrazione virtuosa tra artigianato, agricoltura e trasformazione.

“La Sicilia scrive ogni giorno una pagina fondamentale di questo successo”

La CNA Sicilia sottolinea come il riconoscimento UNESCO consacri un modello unico al mondo: un ecosistema culturale ed economico dove la filiera corta, la trasparenza produttiva e l’eccellenza artigiana rappresentano valori imprescindibili. E la Sicilia, con il suo patrimonio di biodiversità, tecniche tradizionali e prodotti identitari, ne è una colonna portante.

Il Presidente Filippo Scivoli e il Segretario Piero Giglione accolgono così la notizia:

“Il prestigioso sigillo UNESCO è una straordinaria conferma per tutto il nostro tessuto imprenditoriale agroalimentare. Per CNA Sicilia, che da sempre affianca le imprese nella valorizzazione del loro lavoro, è uno stimolo potente a proseguire con ancora maggiore determinazione.”

I vertici regionali della Confederazione sottolineano inoltre che il riconoscimento deve essere visto come punto di partenza:

“Questo traguardo apre nuove opportunità di crescita, sostenibilità e mercato. Intensificheremo il nostro impegno nell’innovazione dei processi produttivi e nel potenziamento della filiera corta, strumenti fondamentali per garantire qualità, autenticità e un equo valore per i nostri produttori.”

Un nuovo slancio per il futuro dell’agroalimentare siciliano

La CNA Sicilia conferma dunque la volontà di continuare a sostenere le imprese del territorio, convinta che la valorizzazione delle eccellenze locali sia un pilastro essenziale per lo sviluppo economico dell’Isola.

L’ingresso della cucina italiana nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità rappresenta, conclude l’Organizzazione, una vittoria per l’intero Paese, ma soprattutto una responsabilità: quella di preservare e tramandare un patrimonio vivente che la Sicilia contribuisce ogni giorno a rendere unico.

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