Mafia: confiscati beni di Totò Riina, patrimonio di circa 1,5 milioni

Confiscati beni di Totò Riina.  I militari del Ros e della compagnia Carabinieri di Corleone hanno confiscato i beni, agli eredi di Toto’ Riina, il boss di cosa nostra morto nel carcere di Parma il 17 novembre 2017.

Il patrimonio comprende quote di società e rapporti bancari per un totale di circa un milione e mezzo di euro. Si tratta in particolare di società con sede operativa nella zona industriale di Lecce, la “Ac Service srl” (operante nel settore del commercio all’ingrosso ed al dettaglio di autovetture e relativi ricambi ed accessori) e della “Clawstek srl” (operante nel settore delle riparazioni meccanica di autoveicoli), che sorgono nella zona industriale di Lecce, entrambe riconducibili ad Antonio Ciavarella, marito della figlia del boss di Corleone.

Confiscati beni di Totò Riina: rapporti bancari ed un’abitazione a Mazara del Vallo

Passano definitivamente allo Stato una quota di 5.700 euro, pari al 95% dell’intero capitale sociale, relativa alla partecipazione di Antonino Ciavarello nella “Clawstek S.r.l.”, con sede a San Pancrazio Salentino (Br); una quota di 500 euro, pari al 100% del capitale sociale, relativa alla partecipazione di Antonino Ciavarello nella “Rigenertek S.r.l.” a capitale ridotto in liquidazione, con sede a San Pancrazio Salentino (BR; una quota di 5.000 euro, pari al 100% del capitale sociale, relativa alla partecipazione dello stesso Antonino Ciavarello nella “AC Service S.r.l.”.

A queste c’è da aggiungere 17 rapporti bancari e un’abitazione sita a Mazara del Vallo (Tp), intestata fittiziamente a Vito Calandrino. Nel corso del procedimento di prevenzione era stata inoltre applicata l’amministrazione giudiziaria per la durata di 6 mesi (successivamente prorogati di ulteriori sei mesi) dell’azienda agricola Santuario Maria SS. del Rosario di Tagliavia.