Confindustria Catania: “Bene la manovra regionale per le imprese e i cittadini”

Sanificazione uffici regionali Sicilia

“Per il terzo anno consecutivo l’Ars è riuscita ad approvare la Legge di Bilancio entro i termini, evitando l’esercizio provvisorio e confermando un approccio responsabile verso cittadini e imprese”. Lo dichiara Franz Di Bella, vicepresidente vicario di Confindustria Catania, commentando la manovra economica della Regione Siciliana in un’intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia.

Secondo Di Bella, il perno della manovra è il capitolo lavoro, che prevede una dotazione di 221 milioni di euro per il prossimo triennio dedicata agli incentivi per le assunzioni. L’obiettivo è fornire “lavoro stabile” e frenare la fuga dei giovani: negli ultimi dieci anni, infatti, ben 164mila ragazzi hanno lasciato l’Isola, rappresentando una “ferita aperta” per la tenuta del territorio.

Nonostante il giudizio positivo, Di Bella sollecita il governo a studiare sgravi contributivi anche per i dipendenti già in forza presso le imprese. Un altro pilastro fondamentale per la crescita è individuato nelle ZES (Zone Economiche Speciali). Il vicepresidente di Confindustria Catania plaude al fondo aggiuntivo regionale di 10 milioni di euro, che lavora in sinergia con le misure nazionali, ma sottolinea la necessità di rimpinguare ulteriormente questo capitolo e attivare pienamente i processi di sburocratizzazione e defiscalizzazione.

Tra gli altri interventi di rilievo segnalati, i 15 milioni di euro stanziati per una nuova fase di politiche su ristrutturazione, sicurezza ed efficienza energetica in chiave sostenibile e un fondo di 3 milioni di euro per sostenere un comparto in crisi endemica come quello dell’editoria. Tuttavia, restano aperte sfide critiche, in particolare nel settore dell’autotrasporto.

Di Bella avverte che i costi di trasporto in Sicilia sono già superiori alla media nazionale del 51%. Su questo scenario grava la “tempesta perfetta” della direttiva europea Ets2 e i rincari dei trasporti navali. “Col rallentamento del progetto sullo Stretto, intervenire diventa ancora più urgente”, osserva il vicario di Confindustria.

In conclusione, Di Bella definisce la manovra come un segnale di sensibilità verso le istanze delle imprese, superando la logica degli “aiuti a pioggia” per puntare su investimenti e crescita. Il Bilancio regionale, pur con sfide ancora da affrontare, fornisce ora “strumenti reali per sostenere la competitività del territorio”.

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