Conferma sequestro traghetti Caronte&Tourist: “Attiveremo corse in autonomia”

Restano sotto sequestro le sei navi del gruppo Caronte & Tourist Isole Minori sottoposte a “fermo con facoltà d’uso” concessa dal giudice per le indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta delle Procura di Messina che ha visto nelle settimane scorse il sequestro complessivamente di nove navi della flotta della compagnia di navigazione.

Lo hanno deciso oggi i giudici del Tribunale del riesame, che hanno rigettato i ricorsi presentati nelle settimane scorse dai legali degli indagati e dell’azienda, sotto inchiesta in relazione alla gara regionale del 2016 per il collegamento con le isole minori.

Il 6 giugno scorso tre traghetti (Helga, Bridge, Ulisse) e fondi in contanti erano stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo alla compagnia di navigazione. I sigilli erano stati apposti a tre traghetti ritenuti dalla Procura di Messina non a norma rispetto ai passeggeri con mobilità ridotta. Qualche settimana dopo si era registrato un secondo sequestro, con altre sei navi, i traghetti Vesta, Isola di Vulcano, Sansovino, Isola di Stromboli, Antonello da Messina e Pietro Novelli.

Caronte & Tourist Isole Minori: “Obbligati a cessare i contratti con la Regione”

“Abbiamo appreso dell’esito negativo dell’istanza di riesame della misura di sequestro cui sono state recentemente sottoposte alcune delle navi della nostra flotta. Coerentemente con i nostri princìpi e i valori che abbiamo avuto più volte modo di enunciare, non commenteremo il pronunciamento del tribunale competente, che sarà appellato nelle sedi opportune, dove confidiamo che le nostre ragioni verranno riconosciute”.

Inizia così la nota di Caronte & Tourist Isole Minori sul pronunciamento della magistratura contro la richiesta di dissequestro delle navi oggetto di blocco giudiziario.

“Ne prendiamo semplicemente atto, fiduciosi nel poter dimostrare le condizioni di piena agibilità delle navi allo stato negate, nonostante le attestazioni di idoneità delle navi rilasciati da autorità pubbliche e soggetti certificatori.

“Abbiamo tuttavia dovuto compiere un’approfondita, adeguata riflessione sulla vicenda – prosegue il comunicato – e dunque riunito il CdA di Caronte & Tourist Isole Minori, che ha dovuto prendere atto dell’esito del riesame e ha conseguentemente comunicato la risoluzione per impossibilità sopravvenuta dei contratti in essere con la Regione Siciliana relativi alle Isole Eolie, le Egadi e Ustica. Ciò in quanto il sequestro per l’asserita inidoneità delle navi al trasporto di PMR (da noi fermamente contestata), ha determinato la contemporanea indisponibilità di ben tre navi che rende materialmente impossibile la prosecuzione del rapporto contrattuale, e (circostanza non meno rilevante) una – non più sostenibile – condizione d’incertezza giuridica. Di ciò abbiamo doverosamente dato formale comunicazione all’Ente regionale.

“La responsabilità sociale della quale ci sentiamo gravati ci induce, tuttavia, a impegnarci per attivare contestualmente – nelle quantità e nelle modalità che ci consentirà la considerevole riduzione delle navi disponibili determinata dal sequestro – corse marittime sui collegamenti tra Milazzo e le Isole Eolie, Trapani e le Isole Egadi, e Palermo con Ustica, le cui coordinate organizzative saranno rese note appena possibile, al fine di non penalizzare in maniera troppo traumatica e soprattutto a stagione abbondantemente iniziata le comunità locali, verso le quali manteniamo immutato il nostro rispetto e la nostra solidarietà.

Tali corse – conclude Caronte & Tourist Isole Minori – saranno operate in condizioni di libero mercato, cioè con costi interamente a carico della società, e dunque senza alcun sostegno o contributo economico o erogazione di qualunque genere di provenienza pubblica, ed a tariffe che, nei limiti del possibile, non si discostino da quelle attuali”.