Ci dispiace, sono finiti i soldi | INPS, l’assegno questo mese è poverissimo: 57€ a migliaia di italiani

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Da alcuni mesi a questa parte i cittadini italiano hanno imparato che sono molte le misure economiche che sono state prese a loro favore. In questa prima parte del 2024, ecco che il governo ha deciso di fare maggiore attenzione a quelli che sono gli aiuti economici.

In particolare si sono accesi i riflettori sulle famiglie con dei figli a carico. In fondo per loro, poter beneficiare di sgravi di qualsiasi genere si rivela oltremodo importante, per poter far fronte a tutte le spese che si devono compiere per un bambino.

In passato vi erano una serie di bonus per tutti coloro che avevano un figlio. Vi era lo sgravio fiscale per moglie e figli a carico, il così detto assegno familiare, mentre per le donne in attesa vi era la maternità comunale, ma anche il bonus mamma domani e molti altri ancora. Oggi?

Oggi tutte queste misure che erano utilizzate in passato, sono state raggruppate sotto il nome di assegno unico universale figli a carico. Esso viene erogato a tutte le famiglie con figli, a partire dall’anno 0, fino ai 21 ANNI.

Assegno Unico Universale e ISEE

Hanno diritto all’Assegno Unico Universale tutte le famiglie che hanno dei figli a carico, questo sia che i bambini siano minorenni che maggiorenni. Ma il valore dell’assegno dipende molto dall’ISEE che viene presentato. Il minimo dell’importo è previsto per coloro che hanno un ISEE superiore ai 40 mila euro.

L’importo più basso di assegno unico che può essere assegnato è di 57 euro. Tale importo viene concesso a coloro che hanno un’ISEE molto elevato. Lo stesso vale per coloro che non si avvarranno dell’ISEE corrente. Questo dovrebbe essere presentato ogni anno prima di fine febbraio.

Aggiornato ISEE

Per tutti coloro che presentano un valore ISEE non elevato, nel mese di marzo l’Assegno unico sarà ricalcolato, sfiorando i 200 euro. Questo lo si deve a un aumento deciso per via dell’inflazione. Quello che si raccomanda però, è di presentare l’ISEE entro fine febbraio.

Fino ad oggi veniva utilizzato per il calcolo, l’ISEE risalente agli anni prima dell’indagine. Si raccomanda quindi, che, dal 2023 la domanda per chi l’ha presentata già l’anno scorso si rivela in ritardo. Quindi nel caso in cui ancora non si fosse provveduto, si consiglia di rivolgersi al patronato o quindi di procedere in autonomia, tramite spid, per la compilazione  del modulo.