CFU – Caregiver Familiari Uniti: il 12 dicembre in piazza insieme allo sciopero CGIL contro la legge di bilancio e il DDL sul riconoscimento del caregiver

I membri del CFU – Caregiver Familiari Uniti annunciano la loro partecipazione alle manifestazioni previste per il 12 dicembre, in occasione dello sciopero generale indetto dalla CGIL contro l’imminente approvazione della legge di bilancio. L’associazione conferma che i propri rappresentanti interverranno pubblicamente nelle piazze di Genova, Parma, Roma e Napoli, portando la voce dei caregiver familiari all’interno di una più ampia mobilitazione sociale.

La partecipazione del CFU non è solo un gesto di solidarietà con le altre categorie coinvolte, ma anche un atto di forte protesta contro il Disegno di Legge del Ministero delle Disabilità relativo al riconoscimento della figura del caregiver familiare. Un DDL che, secondo l’organizzazione, rischia di tradursi in un provvedimento “sminuente e dispregiativo”, ben lontano dal garantire tutele adeguate a chi ogni giorno assiste un congiunto non autosufficiente.

Il CFU denuncia come il riconoscimento proposto dal DDL rappresenti una sorta di “elemosina”, un intervento minimo e insufficiente, concepito quasi con l’intento di mettere a tacere anni di battaglie e rivendicazioni. I caregiver, tuttavia, dichiarano di non essere disposti a farsi ingannare da un provvedimento privo di reale impatto sociale e affermano con determinazione la loro volontà di andare avanti nella mobilitazione.

«Siamo consapevoli del tentativo di svilire il nostro ruolo e non intendiamo accettarlo», affermano i referenti dell’associazione. «Scenderemo in piazza e continueremo a farlo finché questo DDL non verrà modificato secondo criteri di vera Giustizia Sociale, riconoscendo finalmente la dignità, il sacrificio e il valore del nostro lavoro invisibile ma indispensabile.»

Il 12 dicembre, la voce dei caregiver familiari risuonerà quindi nelle principali città italiane, unendosi a quella di lavoratori, studenti, pensionati e di tutte le parti sociali impegnate nella difesa dei diritti e della dignità delle persone. Una mobilitazione che si preannuncia ampia e determinata, con l’obiettivo comune di influire sulle scelte politiche che riguardano il futuro del Paese e delle famiglie più fragili.

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