Caltanissetta, titolare pompe funebri arrestato per traffico di droga

Palermo, 16 ago. – Di giorno faceva il titolare di un’agenzia di pompe funebri e di sera si trasformava in un trafficante di droga. Con questa accusa, la Squadra mobile di Caltanissetta ha arrestato …

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di redazione

Palermo, 16 ago. – Di giorno faceva il titolare di un’agenzia di pompe funebri e di sera si trasformava in un trafficante di droga. Con questa accusa, la Squadra mobile di Caltanissetta ha arrestato un uomo di 46 anni di San Cataldo, che deve rispondere dei reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. L’uomo e’ stato denunciato per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti insieme al fratello di 42 anni, ed al cognato di 41 anni che oggi sono stati sottoposti al fermo di polizia giudiziaria disposto dal pm Maria Pia Ticino.

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I tre si erano divisi il compito di mantenere florida una piantagione coltivazione di marijuana alternandosi in veri e propri turni per irrigarle, visto anche il caldo torrido degli ultimi giorni. Cosi’ i tre avevano deciso di arrotondare le entrate della loro attivita’ commerciale. Gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Caltanissetta, coordinati dal dirigente della Sezione Criminalita’ Organizzata Marzia Giustolisi, hanno chiuso il cerchio proprio il giorno di Ferragosto, quando nessuno degli indagati si aspettava un intervento da parte della Polizia.

Gia’ da qualche giorno, gli agenti avevano saputo dell’esistenza di una piantagione in Borgo Furiana, agro di Caltanissetta. Hanno quindi cominciato a battere palmo a palmo il territorio fino ad individuare un’azienda agricola che, ubicata su un terreno scosceso ed invisibile dalla strada, poteva ben prestarsi a celare la coltivazione illecita di piante cannabinoidi. Sono stati predisposti servizi costanti di appostamento attorno all’Azienda agricola sono stati notati degli uomini che a giorni alterni si recavano sul posto per poi dirigersi in direzione di una piantagione di ficodindia che abbeveravano per una cinquantina di minuti circa. Questa anomala attenzione ad irrigare con tanta solerzia delle piante grasse – che di certo non abbisognano di tanta acqua – ha alimentato il forte sospetto di un’attivita’ illecita di coltivazione di piante di stupefacenti. Cosi’ e’ scattato il blitz e gli arresti.