Black out in Sicilia: disagi e danni ad esercizi commerciali e privati. Il rimborso è automatico

La rete elettrica in Sicilia non ha retto all’ondata di calore, si contano danni a tappeto in tutte le città dell’Isola. Moltissimi gli apparecchi domestici danneggiati per non parlare dei cibi andati a male. Il risarcimento va chiesto subito. Le famiglie che vogliono chiedere il risarcimento per le sofferenze patite e per i danni devono rivolgersi a Federconsumatori. Il responsabile di Palermo Lillo Vizzini spiega che “le persone hanno comunque tempo per presentare reclami”»”. E spiega che esiste una normativa che prevede automaticamente dei rimborsi per i distacchi improvvisi della fornitura.

La violenta ondata di calore dei giorni scorsi, ha creato disagi, danni materiali emolto nervosismo nei confronti del gestore della rete, E-distribuzione, apparso vago nelle spiegazioni e spesso poco attendibile sui tempi di risoluzione delle interruzioni.

I disagi si sono registrati in tutta l’Isola, da Siracusa a Palermo, da Messina a Catania si può dire che non ci sia stato Comune che non abbia la sua questione da risolvere. Dalla luce dipende l’erogazione dell’acqua, il funzionamento dei telefoni, la trasmissione dei dati, la catena del fresco per i cibi, l’andamento dei macchinari delle aziende.

Per molti giorni migliaia di siciliani sono stati al buio, senza poter accendere nemmeno un ventilatore. Nella maggior parte dei casi questi utenti hanno diritto ad un rimborso perché i distacchi di corrente sono stati tutti senza il preavviso di almeno 24 ore.

Come funzionano i rimborsi per i distacchi di corrente elettrica

Nel caso specifico si ha diritto al rimborso in caso di interruzione per una durata che varia in base alla grandezza del Comune in cui si vive:

Comuni sotto i 5.000 abitanti: almeno 16 ore consecutive

Comuni tra 5.000 e 50.000 abitanti: almeno 12 ore consecutive

Comuni oltre 50.000 abitanti: almeno 8 ore consecutive

Nel caso di più interruzioni durante la stessa ora di tempo, l’interruzione di corrente viene considerata consecutiva (ma va sottratto il tempo durante il quale la corrente era disponibile). In base alla durata del black out i rimborsi per i privati cittadini vanno da un minimo di 30 euro ad un massimo di 300 euro.

I rimborsi sono automatici: vengono calcolati nella prima bolletta emessa dopo 60 giorni dall’interruzione. Chi sta subendo i disagi oggi, quindi, verrà ricompensato non prima di ottobre. Qualunque reclamo o richiesta di rimborso prima di questi tempi sarà inutile, perché la legge è molto chiara in merito.

“Invitiamo i cittadini ad avere molta pazienza – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – Tra 60 giorni, se i rimborsi dovuti non saranno arrivati, Federconsumatori potrà dare assistenza agli utenti per cercare di capire insieme come muoversi”.

Federconsumatori, infine, avvisa i cittadini che se il black out o lo sbalzo di corrente danneggia un’apparecchiatura elettrica connessa alla rete, allora è possibile chiedere un risarcimento specifico, già oggi, se si è in grado di dimostrare le spese sostenute per la riparazione o sostituzione dell’apparecchiatura.