Alessandra Novaga inaugura #wallofsounds 7: un concerto che trasforma il paesaggio sonoro in esperienza intima
Sarà il concerto di Alessandra Novaga a inaugurare la settima edizione di #wallofsounds, il festival dedicato alle arti e alle pratiche del suono contemporaneo diretto da Gaetano La Rosa, che torna tra dicembre 2025 e febbraio 2026 con il titolo “territorium/territori”. Una cornice tematica centrata sulle relazioni tra arti, paesaggi e comunità, che trova nella musicista milanese una delle sue voci più radicali e poetiche.

Il debutto avrà luogo negli spazi del Museo Etnografico Siciliano “Giuseppe Pitrè”, luogo simbolico per la narrazione della memoria e dei territori siciliani. Qui Novaga presenterà una nuova ricerca sonora, un lavoro inedito che intreccia la chitarra – strumento che l’artista piega da anni a possibilità timbriche estreme e contemplative – con due universi che le sono particolarmente affini: Andrej Tarkowskij e Johann Sebastian Bach.
Il concerto si configura come un attraversamento sensoriale: un’indagine sulle forme della risonanza, sul rapporto tra ascolto e spazio interiore, sul paesaggio come dimensione affettiva. Le tensioni spirituali del cinema tarkovskiano e l’architettura musicale bachiana diventano materiali di un’opera che non si limita a reinterpretare, ma che costruisce ponti sensoriali e percettivi, generando un paesaggio sonoro sospeso, fragile, profondamente umano.
In linea con la vocazione del festival a esplorare le forme ibride e transdisciplinari del contemporaneo, il concerto di Novaga rappresenta il punto di partenza ideale per un’edizione che mette in dialogo musica, voce, visualità e cinema attraverso luoghi-icona della città. Il suo intervento apre così un percorso che dal Museo Pitrè si estenderà al Teatro Garibaldi, ai Cantieri Culturali alla Zisa e alla Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano.
Con questa apertura, #wallofsounds ribadisce la centralità dell’ascolto come esperienza situata e trasformativa: un modo per abitare i territori, non solo per descriverli. E la musica di Alessandra Novaga, capace di scavare nel silenzio e nell’eco, diventa la chiave per entrare in questo viaggio.
