Agrigento, Ventitré strutture ricettive della provincia aderiscono al progetto SIBIT

Provincia Agrigento

 Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente Eugenio D’Orsi, per la massiccia risposta al bando pubblico per la selezione dei Bike Hotel previsti dal progetto SIBIT di cui la Provincia Reg…

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di redazione

 Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente Eugenio D’Orsi, per la massiccia risposta al bando pubblico per la selezione dei Bike Hotel previsti dal progetto SIBIT di cui la Provincia Regionale di Agrigento è Ente capofila. Sono, infatti, 23 le strutture ricettive che hanno aderito all’iniziativa, un vero e proprio successo partecipativo, ulteriore dimostrazione dell’attenzione e del dinamismo degli operatori del turismo di questa provincia rispetto a nuovi segmenti di mercato.Le richieste di adesione dei nostri albergatori hanno superato abbondantemente ogni più rosea previsione – dichiara l’assessore al turismo Angelo Biondi – questo ci consentirà di offrire al mercato del cicloturismo una rete di strutture ricettive dedicate, capillarmente distribuita nel territorio. Da Sciacca a Licata, infatti vengono coperti ampi territori della provincia. In particolare si tratta dei comuni  di Ribera, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Agrigento, Lampedusa, Santo Stefano di Quisquina e Naro. Grazie al progetto SIBIT, utilizzando i fondi del programma operativo Italia-Malta – continua l’assessore Biondi – stiamo realizzando una fra le più lunghe e suggestive ciclovie d’Europa, che attraverserà Malta e i territori delle 5 provincie siciliane affacciate sul Mediterraneo. In questo contesto la rete dei Bike Hotel, che sta nascendo nella nostra provincia, rappresenta il primo vero e proprio “Club di Prodotto”, con il quale forniremo ai cicloturisti Italiani e stranieri gli essenziali servizi di base, quali: deposito sicuro con angolo attrezzato per lavaggio bicicletta; corner-officina, completo di attrezzatura basilare per la piccola manutenzione; servizio quotidiano/urgente di lavanderia per l’abbigliamento tecnico; menu energetici pre e post allenamento; ristorazione adeguata alle esigenze sportive e menu preparati con prodotti tipici locali. Senza tralasciare i cosiddetti servizi aggiuntivi come: l’assistenza tecnica, tramite convenzione con negozi specializzati e officine, che garantiscano la priorità nelle riparazioni delle biciclette; il servizio di assistenza medica e fisioterapica, con disponibilità di un medico e/o di un fisioterapista in caso di piccoli infortuni o disturbi muscolari; la fornitura di bici a noleggio e servizio di trasporto bici; l’esposizione e vendita di integratori e oggetti di interesse ciclistico oltre la possibilità di degustare e acquistare prodotti dell’enogastronomia locale; sala relax e servizio fitness, massaggi e trattamenti per il corpo, con possibilità di utilizzo di sauna e piscina anche in convenzioni con strutture esterne; servizio Wi Fi e comunque uso di postazione internet; convenzioni con associazioni di settore locali e nazionali. Alle strutture ricettive della rete verrà fornito il Kit officina BIKE HOTEL.  Inoltre saranno avviati percorsi formativi per tutor cicloturistico, riservati a un addetto/operatore per singola struttura. Il progetto – conclude Biondi – darà, inoltre, a 17 giovani che hanno fatto specifica domanda, la possibilità di ricevere la necessaria formazione per diventare accompagnatore cicloturistico, una nuova figura professionale che nell’immediato futuro potrebbe avere ottime possibilità di lavoro.