Agenzia delle Entrate, “Dovete pagare 576 milioni di euro”, chi ha ricevuto la busta è spacciato

Agenzia delle Entrate (Focus) Sicilianews24

Arriva la mano pesante e severa dell’Agenzia delle Entrate che richiede la restituzione di somme ingenti. Cosa è successo. 

L’evasione fiscale in Italia rappresenta un problema serio e strutturale, con stime che indicano un “tax gap” (il divario tra le imposte dovute e quelle effettivamente versate) di oltre 84 miliardi di euro all’anno. Questo fenomeno, profondamente radicato nel tessuto economico e sociale, incide negativamente sulla qualità dei servizi.

A differenza di molti paesi europei, l’Italia ha una delle percentuali di evasione più alte. Mentre la media in Paesi come la Germania o la Francia è significativamente inferiore (con tassi tra il 5% e il 10% del totale delle entrate), l’Italia si colloca costantemente tra i fanalini di coda, superando il 12-13%.

Questa disparità evidenzia non solo una debolezza del sistema di controllo, ma anche una cultura del mancato rispetto delle regole. L’evasione non è solo un atto illegale, ma un danno alla collettività, che costringe i contribuenti onesti a sostenere un carico fiscale sproporzionato.

La lotta all’evasione è una priorità per i governi, ma i risultati ottenuti finora non sono sufficienti a colmare il divario. Senza un cambiamento radicale, sia a livello legislativo che culturale, il problema continuerà a minare la stabilità economica del Paese e a ostacolare la crescita.

La cedolare secca

La cedolare secca è un regime fiscale opzionale per i contratti di locazione di immobili a uso abitativo tra persone fisiche. Scegliendola, il proprietario paga un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, ma anche dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo, che sono obbligatorie nel regime ordinario.

Le aliquote della cedolare secca sono fisse: 21% per i contratti a canone libero e 10% per quelli a canone concordato, che si applicano su immobili situati in comuni ad alta tensione abitativa. L’opzione va comunicata all’inquilino e deve essere esercitata al momento della registrazione del contratto, o durante una proroga, ed è valida per l’intera durata del contratto.

Soldi (Pixabay) Sicilianews24

Agenzia delle Entrate chiede milioni di euro

Airbnb ha raggiunto un accordo con l’Agenzia delle Entrate per risolvere una lunga disputa sulla cedolare secca, versando 576 milioni di euro. La controversia riguardava il mancato versamento dell’imposta per gli host non professionali, nel periodo che va dal 2017 al 2021. Questo importo, pur significativo, è inferiore ai 780 milioni inizialmente richiesti dall’autorità fiscale.

L’accordo non riguarda tutti gli host: sono esclusi coloro che hanno una partita IVA o gestiscono più di quattro proprietà, i quali hanno l’obbligo di pagare le tasse in autonomia. Con questa mossa, Airbnb punta a una collaborazione più trasparente con le autorità italiane, promettendo di lavorare insieme per garantire un turismo più sostenibile.