Nuovo appuntamento con Cuoro Ensemble Vocale: il canto diventa comunità

Il progetto di canto spontaneo ideato da Riccardo Matranga torna ad animare Palermo con due appuntamenti imperdibili a novembre e dicembre. Sotto la guida della musicista Serena Ganci, la voce si fa ponte tra sconosciuti in un’esperienza di pura condivisione

Non serve saper leggere la musica, né avere una tecnica vocale impostata. Ciò che conta è la voglia di esserci e di “respirare” insieme agli altri. Questo è il cuore di Cuoro Ensemble Vocale, il progetto corale promosso dall’Associazione culturale L’Ascensore che sta trasformando il modo di vivere la musica in città.

Un format internazionale

Ispirato alla tradizione dei “choir pop-up” internazionali, Cuoro si basa sulla sorpresa: nessuno conosce in anticipo il brano da eseguire. Il testo viene consegnato all’inizio della serata e, nel giro di poche ore, un gruppo di estranei si trasforma in un coro collettivo guidato dall’energia di Serena Ganci e dall’accompagnamento alla chitarra di Riccardo Serradifalco.

I prossimi appuntamenti

Dopo il successo alle Officine Bellotti di venerdì 21 novembre, il progetto si prepara a un evento speciale in vista delle festività. Domenica 21 dicembre, Cuoro approderà a Ostello Bello Palermo (via Galileo Ferraris 3/5) per un incontro dal tono natalizio, intimo e informale. Lo spazio, un’ex centrale elettrica oggi simbolo di socialità e accoglienza, diventerà per una sera una “grande stanza sonora condivisa”.

Come partecipare

Ore 19.00: Accoglienza e preparazione.

Ore 19.30: Inizio delle prove per costruire il brano passo dopo passo.

Ore 21.00: Esecuzione del coro collettivo.

L’ingresso è gratuito e libero fino a esaurimento posti. Un’occasione unica per celebrare la “bellezza dell’imperfezione” e riscoprire il potere del canto come gesto di amore verso la propria comunità.

Tutto sul progetto

“Cuoro Ensemble Vocale” è un progetto di canto corale sociale ispirato ai choir pop-up internazionali: incontri aperti a tutti, senza prove preliminari, senza requisiti tecnici, in cui un gruppo di persone si ritrova, riceve un brano da cantare e lo costruisce insieme, in tempo reale.

Cuoro porta questo formato a Palermo con un approccio inclusivo e accessibile: chi partecipa non deve avere esperienza musicale, solo la disponibilità a far parte di un coro spontaneo.

L’obiettivo è semplice e concreto: creare uno spazio in cui le persone possano incontrarsi attraverso la propria voce, sperimentare il benessere del canto collettivo e vivere un’esperienza comunitaria autentica, alla portata di chiunque.

Riccardo Serradifalco e Serena Ganci

Origini del progetto

Il progetto nasce dall’idea di Riccardo Matranga, gemmologo e appassionato d’arte, che ha immaginato uno spazio corale accessibile e universale, ispirandosi ai movimenti internazionali del canto collettivo non professionale. Con sensibilità e visione, Matranga intuisce che la voce può essere ponte tra le persone, strumento di cura e gesto di comunità.

Accanto a lui, nell’organizzazione e nello sviluppo progettuale, c’è Gigi Giordano, esperto di comunicazione, che contribuisce con entusiasmo alla diffusione e alla crescita di Cuoro.

Alla direzione vocale, il progetto trova la sua anima: Serena Ganci, cantante e musicista palermitana, artista dalla profonda ricerca armonica e dalla rara capacità di trasformare un gruppo eterogeneo in un unico respiro condiviso, animato e divertito.

A sostenerla, Riccardo Serradifalco, musicista, cantante e soprattutto chitarrista che col suo strumento accompagna, sostiene e incornicia il lavoro corale.

Perché Cuoro?

Cuoro nasce da un’idea semplice: rendere il canto un’esperienza accessibile, immediata e condivisa. La pratica vocale viene proposta senza formalità né competenze richieste, così che chiunque possa sentirsi libero di partecipare e trovare il proprio posto all’interno di un gruppo eterogeneo.

L’approccio è inclusivo, diretto, costruito intorno all’idea che una comunità si genera non attraverso la selezione ma attraverso l’apertura. Per questo ogni incontro si sviluppa in modo spontaneo: ci si incontra, si riceve il brano, che rimane sconosciuto fino all’ultimo, lo si impara insieme e si dà forma a un coro che nasce dall’ascolto reciproco più che dalla tecnica.

La semplicità è un tratto distintivo del progetto: nel metodo, nel linguaggio, nell’estetica. Non ci sono sovrastrutture o aspettative performative; ciò che conta è la qualità dell’incontro, la possibilità di fermarsi, respirare e lasciarsi guidare da una dimensione essenziale.

Ed è proprio dentro questa semplicità che accade qualcosa di inaspettato: persone senza alcuna esperienza musicale riescono a costruire insieme un piccolo coro polifonico a tre voci. È un risultato che non nasce dalla tecnica ma dall’ascolto reciproco, dalla disponibilità a seguire un ritmo comune e a trovare un accordo possibile. In questo contesto, il canto diventa anche un’occasione di benessere: non un esercizio terapeutico nel senso formale del termine, ma un momento che favorisce equilibrio emotivo, concentrazione, divertimento e presenza. È un’attività che riporta l’attenzione al corpo, al respiro e alla relazione con chi sta accanto.

Cuoro vive dentro Palermo e ne riflette la natura: aperta, complessa, stratificata, capace di accogliere differenze e farle dialogare. Gli incontri si muovono tra luoghi culturali, spazi storici e ambienti contemporanei – dai Cantieri Culturali alla Zisa a Palazzo Sant’Elia, fino alle Officine Bellotti – trasformando ogni tappa in un piccolo atto di riattivazione dello spazio urbano attraverso la voce delle persone. L’esperienza non rimane chiusa in una sala prove, ma si intreccia con la città, con la sua energia e con chi la attraversa.

Il risultato è un gesto collettivo che appartiene tanto a chi canta quanto al contesto che lo accoglie. Nel momento in cui le voci si uniscono, Palermo diventa parte del coro: ne amplifica il senso, lo rende più concreto e più necessario. Cuoro è, in questo senso, un modo per creare un legame con la città e i suoi luoghi. Una piccola forma di comunità temporanea capace di restituire, per la durata di un brano, la percezione di un’unione possibile.

Riccardo Matranga

Gemmologo e professionista del mercato dell’arte, Riccardo Matranga lavora da piu’ di vent’anni nel mondo delle aste e delle pietre preziose. Da sempre mosso dal desiderio di creare qualcosa di bello nella sua città – Palermo – fonda la webradio Bebopradio.it, dedicata alla diffusione di buona musica e contenuti positivi. Parallelamente avvia un percorso curatoriale legato alla promozione di artisti siciliani, che lo porterà a diventare socio della galleria d’arte contemporanea L’Ascensore. Negli ultimi anni ha unito le sue passioni per musica e partecipazione collettiva dando vita a Cuoro Ensemble Vocale, nato dall’incontro con Serena Ganci e oggi realtà viva e inclusiva della scena culturale palermitana.

Serena Ganci

Serena Ganci è una cantante e musicista palermitana, riconosciuta per un approccio alla voce attento, curioso e fortemente comunicativo. La sua ricerca attraversa canto e sperimentazione vocale, con un interesse costante per la dimensione relazionale del suono e per le pratiche artistiche partecipate.

Attiva nella scena musicale e performativa, affianca all’attività artistica un lavoro di direzione vocale che si distingue per chiarezza, energia e capacità di coinvolgimento. Il suo carattere vivace ed eclettico, unito a una naturale autorevolezza, le consente di instaurare rapidamente un clima di fiducia, mettendo a proprio agio persone con esperienze e background molto diversi.

In Cuoro Ensemble Vocale, è la direttrice artistica e musicale del progetto.

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