Allerta: “Manca l’acqua in Sicilia”: agricoltori disperati

Agricoltori siciliani in piazza contro la gestione dell’acqua, si attendono ancora i ristori per la siccità che sono comunque insufficienti

Le piazze siciliane diventeranno il palcoscenico del grido di allarme degli agricoltori, che scenderanno in corteo e parteciperanno a un sit-in davanti a Palazzo dei Normanni. L’iniziativa, promossa da Coldiretti Sicilia, nasce dall’urgenza di denunciare una gestione delle risorse idriche che, secondo gli organizzatori, continua a penalizzare gravemente il settore agricolo dell’isola. La manifestazione vuole essere un segnale chiaro alle istituzioni regionali affinché si adottino soluzioni concrete e durature.

Secondo Coldiretti, la Sicilia soffre di un sistema idrico “schizofrenico”. Dighe che disperdono acqua in mare, reti colabrodo e impianti di distribuzione ormai arcaici sono incompatibili con un’agricoltura moderna, dove l’acqua rappresenta la risorsa strategica per lo sviluppo economico. La protesta punta a far emergere la gravità della situazione, richiamando l’attenzione sul rischio di ulteriori danni alle coltivazioni e alla sostenibilità delle imprese agricole.

L’arrivo dei partecipanti è previsto per questa mattina alle 9 in piazza Marina a Palermo. Da qui partirà il corteo che percorrerà corso Vittorio Emanuele fino a raggiungere piazza del Parlamento. La manifestazione non sarà solo simbolica: una delegazione di dirigenti agricoli incontrerà i capigruppo dell’Ars per illustrare una piattaforma di richieste e proposte concrete. L’obiettivo è mettere sul tavolo soluzioni condivise per la gestione delle risorse idriche, con particolare attenzione alla manutenzione delle infrastrutture e alla pianificazione del territorio.

Nei giorni scorsi Agea ha erogato oltre 33 milioni di euro agli agricoltori siciliani attraverso la Misura 23 del Psr Sicilia 2014-2022. I fondi sono destinati a sostenere le imprese colpite dalla siccità, in particolare per le coltivazioni di agrumi, mandorle, pistacchi e olive. Le domande presentate sono state 21.856, un numero che evidenzia quanto il problema dell’acqua continui a incidere pesantemente sull’economia agricola dell’isola.

Ristori insufficienti

Nonostante l’erogazione dei fondi, gli agricoltori sottolineano come i ristori non abbiano risolto le criticità del settore. Molte imprese continuano a soffrire per la scarsità d’acqua e per le inefficienze degli impianti di irrigazione. La protesta, dunque, vuole essere anche un richiamo alla programmazione strategica, affinché gli aiuti economici si accompagnino a interventi strutturali che garantiscano sicurezza e continuità produttiva.

L’assessore regionale all’Agricoltura ha sottolineato la rapidità con cui sono stati erogati i contributi: in cinque mesi sono stati liquidati oltre 33 milioni di euro grazie alla sinergia tra l’assessorato e Agea. Si tratta, secondo l’assessore, di un esempio di buone pratiche amministrative, volte a garantire il sostegno tempestivo alle imprese agricole colpite da eventi climatici avversi.

Crisi idrica – fonte pexels – Sicilianews24.it

Una protesta per il futuro dell’agricoltura

Gli agricoltori chiedono interventi concreti, che vadano oltre i ristori e affrontino le cause profonde della crisi idrica in Sicilia. La gestione delle dighe, la manutenzione delle reti di distribuzione e l’aggiornamento degli impianti irrigui sono temi centrali della piattaforma che sarà presentata all’Ars. La manifestazione vuole essere un momento di pressione civica per stimolare le istituzioni a una programmazione più efficace e sostenibile.

La protesta di domani rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo strategico dell’acqua in Sicilia. Senza una gestione moderna e funzionale, il futuro delle coltivazioni e delle imprese agricole rimane a rischio. Coldiretti invita cittadini e istituzioni a sostenere la causa, affinché l’acqua, risorsa vitale, non venga più dispersa, ma utilizzata per garantire sviluppo economico e tutela del territorio.

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