Ponte dell’Immacolata in Sicilia, prenotato il 59% delle strutture: “Costi dei voli troppo alti”

Il turismo prova a ripartire in vista del Natale, ma il caro-prezzi continua a frenare gli spostamenti. In Sicilia, per il Ponte dell’Immacolata, risulta prenotato il 59% dell’offerta ricettiva disponibile online, un dato inferiore alla media nazionale del 72%.
A rilevarlo è l’analisi del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, basata sulle disponibilità presenti sui principali portali di OTA, al netto delle chiusure stagionali. Il quadro parla chiaro: non sarà un ponte di piena occupazione.

A incidere è soprattutto il costo dei voli, che resta un ostacolo evidente per chi vuole raggiungere l’Isola. “Il costo dei voli non aiuta – evidenzia Confesercenti –: su alcune tratte nazionali dal Nord Italia verso Sicilia, Sardegna e Puglia, i prezzi sono schizzati fino al +900% rispetto alle tariffe base o ai periodi di bassa stagione”.
Un esempio? “Un volo Milano-Catania o Milano-Palermo nei giorni caldi può superare gli 800 euro solo andata, arrivando a costare più di un biglietto per New York”.

Un problema che, secondo gli operatori, si riflette direttamente sulle prenotazioni. “L’aumento dei costi dei viaggi pesa. I 13 punti percentuali in meno sulla percentuale di occupazione ricettiva ne sono la riprova”, afferma Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo e presidente regionale di Confesercenti Sicilia.

Secondo Messina, occorrono interventi concreti: “È necessario avviare una trattativa politica con le compagnie aeree, ma allo stesso tempo bisogna lavorare sulla qualità dell’offerta, sulla destagionalizzazione e sulla promozione per far crescere davvero i flussi turistici verso la nostra Isola”.

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