Catania, Domani il sindaco Bianco visita il Porto

Dopo un incontro istituzionale con il comandante della Capitaneria, il contrammiraglio De Michele, vedrà il commissario dell’Autorità portuale Aiello per parlare di apertura alla città, attività turis…

Dopo un incontro istituzionale con il comandante della Capitaneria, il contrammiraglio De Michele, vedrà il commissario dell’Autorità portuale Aiello per parlare di apertura alla città, attività turistica e Piano regolatore portuale Domani, a partire dalle 9, il sindaco di Catania Enzo Bianco visiterà il porto di Catania. Prima avrà un incontro istituzionale con il contrammiraglio Domenico De Michele, Comandante della Capitaneria di Porto di Catania, sui grandi passi in avanti fatti sul fronte dell’innovazione e sicurezza del mare proprio grazie all’impegno del Contrammiraglio. Poi, accompagnato dal commissario straordinario dell’Autorità portuale Cosimo Aiello, il sindaco Bianco si recherà nello “sporgente centrale” del Porto, dove sono stati avviati i lavori per lo smontaggio della grande gru utilizzata in passato per lo sbarco dei container. L’eliminazione della gru consentirebbe di incrementare l’attività turistica e in particolare croceristica del porto di Catania. E proprio l’attività turistica, con l’apertura del Porto alla città, sarà uno dei principali temi di discussione domani. Bianco e Aiello parleranno anche di eventuali modifiche al Piano regolatore del Porto funzionali a uno sviluppo integrato con la città. La visita si concluderà alle 10.

3 thoughts on “Catania, Domani il sindaco Bianco visita il Porto

  1. a Legge 28.1.94 n.84 che oggi obbliga la S.V. quale Sindaco, a designare al Ministro dei Trasporti un candidato alla Presidenza della Autorità Portuale di Catania. Poichè detta norma impone che tale designazione riguardi “ esperti di massima e comprovata qualificazione nei settori dell’economia dei trasporti e portuale, ha suscitato stupori ed interrogativi il fatto della candidatura a futuro Presidente di detto ente l’attuale Commissario dott. Cosimo Aiello, il quale già per tempo ha correttamente e pubblicamente dichiarato la propria inesperienza in materia di porti. Una inesperienza uguale a quella che caratterizzò per otto anni il decaduto Presidente della Autorità Portuale e ne viziò le scelte fino al punto di fargli concedere il pubblico edificio ex Dogane per uso privato ed improprio di centro commerciale e fargli appaltare la avvenuta devastazione dell’arenile e della foce del Torrente Acquicella quale ipotetica “darsena traghetti”, in realtà impraticabile su bassi fondali della Plaia con futuri prossimi costi di continui dragaggi ,dopo il foraggiamento europeo, che ricadranno sulla cittadinanza, il tutto per giustificare consulenze e guadagni attuali legati al progetto . Il tutto ne silenzio assenso

    Anche consulente del Teatro Bellini dott. Cosimo Aiello pare non abbia visto per anni i dipendenti che timbravano ma non entravano al lavoro. Pare non abbia visto prima e continui a non vedere oggi tali reati e continui a percepire il corposo assegno di 48 mila Euro l’anno quale consulente in aggiunta all’altro assegno almeno pari di baby pensionato regionale ( 140.000,00 annui ). Il tutto in aggiunta all’assegno annuo ben più corposo di non meno di altri 100 mila Euro quale commissario del Porto, dove già da un anno lo stesso dott. Aiello continua a non vedere i lavori abusivi che hanno devastato la Plaia in assenza del prescritto volere della cittadinanza e dove continua ad ignorare le altre gravi irregolarità contenute nel dossier in Commissione Parlamentare Antimafia dal titolo “Porto delle Nebbie”.

    Aiello è balzato agli onori della cronaca per essere andato, nel marzo del 2011, quando era capo di gabinetto dell’assessore regionale alla funzione pubblica Caterina Chinnici, in pensione alla veneranda età di 51 anni, con trent’anni di contributi, grazie alla legge 104. Non solo: dopo sei mesi dal pensionamento, l’assessorato gli diede una consulenza (a titolo gratuito).
    E ora i beneinformati dicono: potrebbe essere davvero lui il nuovo presidente! Infatti, sembra proprio che Aiello si stia comportando da Presidente, in pectore. Siamo in Sicilia, dove tutto è possibile.
    1.la Legge 23 dicembre 1994, n. 724 e la L.R. 12 novembre 1996, n. 41 vietano tassativamente di conferire incarichi a chi sia andato in pensione anticipatamente ed addirittura le stesse leggi prevedono anche le sanzioni da applicare a chi da incarichi ai soggetti così detti baby pensionati come il caso del nostro “eroe” Cosimo Aiello. E’ bene ricordare che lo stesso qualche mese prima di andare in pensione a soli 51 anni, usufruendo dalla L.104, per accudire l’anziana madre, è stato nominato dal Governatore Lombardo, Capo Gabinetto dell’Assessore Chinnici. Cosa ha comportato questa nomina per Aiello e per i siciliani. Presto detto. Da dirigente regionale Aiello aveva uno stipendio di circa 3.500 euro al mese. Da Capo gabinetto lo stipendio è stato triplicato. Andando in pensione solo pochi mesi dopo aver ricevuto l’incarico da parte di Lombardo, Aiello riceverà al mese una pensione pari all’ultima busta paga percepita (quella di capo gabinetto) ed ha ricevuto una liquidazione calcolata sulla base del contratto dei dirigenti regionali e, cioè l’ultimo stipendio moltiplicato gli anni di servizio. Direi un bel Colpaccio.
    Non merita tale disattenzione al “porto delle nebbie” come fu tristemente definito in Commissione Nazionale Antimafia il porto di Catania. Non resta quindi che a chiedere al precedente capo Gabinetto del Ministero Trasporti avv. Giacomo Aiello ( non è un caso lo stesso cognome) il perchè non si , di nomini Commissario del porto di Catania un esperto militare dei ruoli delle Capitanerie in forza al Ministero che sostituisca l’attuale Commissario dott. Cosimo Aiello e liberi così dalla incresciosa incompatibilità tale commissario . Invitiamo infine a designare al Ministro a norma della predetta L.28.1.94 n.84 , una persona che sia correttamente in possesso dei requisiti di Legge necessari per occupare la costosa e comoda poltrona della Autorità Portuale di Catania
    Dove si ritiene che un unico e oltre modo congruo stipendio o pensione siano sufficienti per la sussistenza di una famiglia

  2. il 17 agosto 2013 scadrà il mandato come commissario dell’autorità portuale di catania di cosimo aiello sarà interessante vedere se per l’ennesima volta l’incompetenza verrà premiata con la sua conferma alla presidenza se pe l’ennesima volta il bene della regione verrà anteposto al regime del clientelismo

  3. COSIMO AIELLO IL BABY PENSIONATO ALLA RESA DEI CONTI

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    Inviato da webmin il Mar, 20/08/2013 – 08:48

    Simona Scandura e Al Marten

    I nodi si sa, vengono al pettine.

    E quando la chioma è fluente e al vento come quella dell’ex super funzionario regionale Cosimo Aiello, il rischio è che si resti incastrati.

    I fatti.

    Al momento in cui scriviamo, Cosimo Aiello è Commissario all’Autorità Portuale di Catania, uno dei “sottogoverni” più ambiti per l’indennità (che è tra le più alte) e per il volume di affari e clientele che può gestire, con il vantaggio di poter mantenere profilo basso e riparato.

    Ad occuparsi del suo corsus honorum è addirittura il Sole 24 Ore, con un articolo a firma Mariano Maugeri del 5 luglio scorso.

    Viene ricordato che Cosimo Aiello “ha 53 anni, laurea in economia, assunto alla regione nel 1989, arriva alla qualifica di dirigente di terza fascia”.

    Nel 2011 Aiello usufruisce della famigerata legge 104 e va in pensione, a 51 anni e con solo 23 anni di servizio, per assistere la madre malata.

    In pratica riesce ad anticipare di 14 anni la soglia del requisito per la vecchiaia (65 anni per i comuni mortali) e di ben 17 anni per quella di anzianità (40 anni di contributi).

    Una specie di terno al lotto, che però non basta al solerte funzionario.

    Infatti, nei mesi precedenti al pensionamento, viene nominato capo di gabinetto dell’assessore Caterina Chinnici, la stessa che la legge 104 dichiarava di volerla se non eliminare quanto meno rendere molto più rigida.

    L’indennità aggiuntiva di capo di gabinetto, per i misteriosi meccanismi di calcolo delle pensioni regionali, farà scattare per il dr. Aiello un buon aumento della rendita.

    Ma anche questo non basta all’ormai ex dirigente, e comincia ad assumere incarichi vari di consulenza.

    Immediato quello presso il Teatro Massimo Bellini di Catania, dove viene incaricato di occuparsi della gestione dell’attività finanziaria, contabile, economica ed amministrativa, nonostante nell’organico dell’ente regionale vi sia un’intera struttura, con tanto di responsabile di settore con grado e stipendio di funzionario, pagata proprio per svolegere queste mansioni.

    Il Teatro Bellini, gestito dai Commissari Anna Maria Cancellieri e Enzo Zappulla, nonchè dalla sovrintendente Rita Cinquegrana, e che non riesce a pagare gli stipendi ai suoi dipendenti, riconosce al dr. Aiello 48.000 euro l’anno e sino ad ora, secondo i calcoli del Sole, gliene ha già liquidati circa 120.000.

    Nel frattempo il dr. Aiello assume altri delicati e remunerati incarichi di grande rilievo.

    Viene nominato commissario straordinario dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e dell’ERSU, l’ente regionale che si occupa deigli studenti universitari e gestisce milioni di euro per borse di studio, alloggi, mense (comprese quelle il cui appalto è stato prorogato per quasi dieci anni consecutivi).

    Ma evidentemente il dr.Aiello, come dice il giornalista del Sole 24 Ore, deve proprio essere indispensabile.

    Tale è l’affidabilità che riesce a dimostrare da riuscire a fare un salto di qualità notevole nella sua inarrestabile carrera di superbabypensionato.

    Dal livello regionale, insediato il governo Monti, riesce nientemeno che ad ottenere un incarico di livello nazionale direttamente dal ministro per le attività produttive Corrado Passera.

    Viene nominato Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Catania, uno degli scali più importanti della nazione e con una indennità che, semnpre secondo il Sole, supera i centomila euro annui.

    Si comincia a perdere il conto di quanto il superbabypensionato incassi ogni mese e, a quanto pare, in barba alla legge.

    Infatti, il 18 luglio scorso la prima botta cui dovrebbero seguirne a ruota altre conseguenti.

    Il Sostituto Procuratore Generale presso la Procura della Corte dei Conti deposita, e SUD lo pubblica in esclusiva, atto di citazione per danno erariale nei confronti dell’assessore Mario Centorrino.

    Il motivo del danno risiederebbe proprio nella illegittimità della nomina di Cosimo Aiello a commissario dell’ERSU.

    Scrive infatti il procuratore che “il nominato Aiello ha ricevuto l’incarico, pur trovandosi in stato di quiescenza per anzianità e, pertanto, in manifesta violazione della normativa che vieta il conferimento di incarichi a favore di soggetti che ottengono di andare in pensione prime del coompimento dell’età prevista dalla legge”.

    Il procuratore ricorda anche, per inciso, che tale nomina fu contrastata, e con successo, dall’Università di Catania che propose ricorso al Tar in quanto avvenne senza la concertazione prescritta dalla legge. Insomma, pare che il governo regionale guidato allora da Raffaele Lombardo, agisse contro ogni regola di diritto.

    E infatti il procuratore sottolinea la “colpa grave” con cui fu conferito tale incarico, aggravata dalla “grossolana superficialità nell’applicazione delle norme di diritto che, con cadenza, hanno vietato di conferire incarichi a soggetti in regime di pensione anticipata di anzianità”.

    Il procuratore rileva che “il divieto posto dalla legge tende a contrastare l’opinabile fenomeno delle dimissioni volontarie accompagnate da incarichi ad ex dipendenti, così da garantire la piena ed effettiva trasparenza e la imparzialità dell’azione amministrativa”.

    Vengono così paventati “gli abusi potenzialmente presenti nell’attribuzione d’incarico a soggetto, già dipendente dell’Amministrazione conferente, che, volontariamente, ha posto fine al suo rapporto di servizio, manifestando così un chiaro interesse all’espletamento di ulteriori attività lavorative con la medesima”.

    In pratica, per la Corte dei Conti, simili incarichi sarebbero oltre che espressamente contra legem, anche “contraddittori (in quanto contrari al fondamentale canone di ragionevolezza che presiede alla trasparenza ed imparzialità amministrativa ex art.3 e 97 della Costituzione) ed economicamente incoerenti ove si consideri la duplicazione di emolumenti economici (con un aumento dei costi complessivi generali) legati alla percezione da parte dello stesso soggetto sia della pensione che del compenso per l’icarico (raddoppiamento espressamente vietato dalla legge)”.

    La procura sottolinea la “specifica riprovevolezza del comportamento” da parte del conferente l’incarico, opponendosi ad eventuali riduzioni degli importi da restituire “considerata l’estrema gravità della coondotta negativa) ed esclude che “all’Amministrazione siano derivati vantaggi da valutare ai fini della corretta valutazione del danno”.

    L’intervento della Corte dei Conti punta chiaramente a porre fine all’uso distorto e distorcente di nomine di funzionari considerati “affidabili” dal potere pro tempore, che vengono facilitati nell’ottenimento di privilegi e ricompensati con indennità da sogno.

    In cambio di cosa è argomento da trattare in altra sede, certo è che l’iniziativa della Corte apre scenari molto interessanti per il recupero di centinaia di migliaia di euro alle casse regionali ed a quelle degli enti sottoposti a controllo.

    Si è così costituito un precedente che fa tremare mandanti e incaricati,con la speranza che la Corte riesca ad essere anche unn pò più celere nel recupero di quanto sprecato di pubblico denaro che non può essere impiegato per soddisfare pensionati baby che pretendono di continuare a fare carriera.

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