San Valentino può provocare felicità ma anche angoscia

Il maggiore rischio di sviluppare questa sindrome lo correrebbe chi è rimasto single da poco tempo, mentre sembrerebbe più al sicuro chi è ormai senza partner da un periodo più lungo e che quindi, grazie al tempo trascorso, avrebbe avuto modo di sviluppare strategie funzionali per combattere la solitudine amorosa.

Quando ci si sente soli e si provano emozioni negative come rabbia, tristezza e magari anche una leggera invidia nel vedere gli altri felici ed innamorati, è un’esperienza assolutamente normale.

Il problema, (soprattutto durante l’adolescenza, in cui le emozioni sono vissute in maniera più intensa) sorge nel momento in cui l’emotività raggiunge un livello talmente elevato, da portare la persona a provare angoscia e disperazione, sentimenti negativi che – piuttosto che spingere la persona ad affrontare la situazione e migliorare il proprio stato d’animo, per esempio provando piacere uscendo con gli amici – la conducono ad isolarsi ancora più, incastrandola in un circolo vizioso dove le emozioni positive non riescono più ad emergere.

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