Categories: Top News

Zoff “La vittoria a Malta non è un punto di partenza”

ROMA (ITALPRESS) – “La partita di ieri non può determinare grandi considerazioni, è stata una buona gara, ma il valore non si può andare a cercare in questo tipo di partite. Con tantissimi stranieri, le difficoltà nel trovare giocatori c’è, è un problema, ma non possiamo considerare la partita di ieri un punto di partenza”. Così Dino Zoff, leggenda azzurra campione del mondo ’82 ed ex ct della Nazionale, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, il giorno dopo la vittoria per 2-0 ottenuta dall’Italia a Malta nel secondo incontro di qualificazione a Euro2024. “La qualificazione per i prossimi Europei non sarà una passeggiata, anche perchè la pesantezza di non andare al Mondiale per due edizioni di fila è stata tragica – ha aggiunto l’ex portiere di Juventus e Nazionale – Io non mi spaventerei adesso, siamo abituati a parlare di estremi, o è tutto bello o tutto brutto. Questa partita non può segnare però nessuna svolta per la Nazionale”. Retegui, pur avendo realizzato due reti nelle sue prime due gare in azzurro, non può essere considerato già l’uomo giusto per questa Nazionale: “Non si può dire di aver trovato l’uomo giusto dopo una partita e mezzo, quando c’è Immobile che segna 50 gol a stagione da tre anni, bisogna metterci d’accordo. Sicuramente di attaccanti non ce ne sono tanti, è un dato di fatto. Però non è che l’ultimo arrivato può scalzare uno che fa 50 gol all’anno. E’ un’esagerazione”. Più in generale, l’ex mister della Lazio sottolinea che “ci sono pochi giocatori italiani. Ai miei tempi, in Friuli eravamo dieci-dodici in Serie A e due-tre in Nazionale maggiore. Poi per trent’anni il Friuli non ha avuto giocatori in Serie A. Ci sono proprio meno giovani italiani che giocano. Non ce ne sono tanto bravi anche all’estero. Mancini, avendo poche possibilità, ne convoca tanti. Ma ricordo che nel ’74 è successo all’incirca la stessa cosa, con tante prove e tanti giocatori nuovi, anche se il panorama era diverso, molto più ampio”. E ancora: “Ci sta puntare sulle seconde generazioni, anche perchè se i giocatori non ci sono non è che smettiamo di giocare a calcio. Africa e Sudamerica producono sempre un sacco di giocatori, hanno la possibilità di fare quello che facevamo noi negli anni ’60: giocare ore e ore a giocare in grandi spazi. Adesso invece i giovani giocano due volte a settimana per un’ora ed è già tanto”. Zoff chiude con un augurio particolare: “Dobbiamo andare ai prossimi Europei e Mondiali, ma dobbiamo fare meno le vittime sul nostro campionato”.–

Foto Image –

Redazione

Recent Posts

Non bastava il dolore? No | Ecco la nuova ‘tassa defunto’: pagheremo anche i funerali dei meno abbienti

Occorre pagare anche per morire, una frase che conoscono veramente tutti. Ma è realmente vero?…

6 ore ago

Picchia la fidanzata di 26 anni, individuato e denunciato

Nel corso dei servizi notturni di controllo del territorio gli agenti della Squadra Volante della…

8 ore ago

Pedopornografia, 14enne ricattava coetaneo, indagato a Catania

Un ragazzo di 14 anni di Catania sarebbe responsabile di condotte di pornografia minorile nei…

8 ore ago

Sold out all’Averna Spazio Open per la terza edizione della Malafesta

Serata memorabile all’Averna Spazio Open. La Malafesta regala al pubblico palermitano un’anteprima assoluta: il nuovo…

8 ore ago

Tv, stop allo scrittore Scurati su Rai 3. Insorgono le opposizioni

ROMA (ITALPRESS) – Lo scrittore Antonio Scurati, che questa sera su Rai3, nella puntata di…

8 ore ago

Europee, Tajani annuncia la candidatura “È la scelta giusta”

ROMA (ITALPRESS) – Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia, al Consiglio nazionale del partito…

8 ore ago